Beni per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro sono stati confiscati in via definitiva dalla guardia di Finanza su disposizione del tribunale di Bari. Il provvedimento riguarda partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi, imbarcazioni, accessori di lusso e immobili ubicati nelle province di Bari, Taranto, Foggia, Cagliari e Napoli. L’esecuzione del provvedimento di confisca dei beni è l’epilogo dell’indagine “Scommessa”, coordinata dalla D.D.A. di Bari. Le indagini hanno permesso di disvelare l’operatività di un sodalizio criminale transnazionale, con base operativa a Bari e ramificazioni a Malta, Antille olandesi, Isole Vergini britanniche e Seychelles, dedito principalmente all’abusiva raccolta e gestione di scommesse sportive sul territorio nazionale ed estero.
Dalle attività investigative è emerso che i soggetti indagati, per la commissione delle proprie attività delittuose, si sarebbero avvalsi di società di diritto maltese nonché delle cosiddette “skin”, società di diritto estero provviste di licenze per operare nel settore dei giochi e delle scommesse rilasciate dalle Antille olandesi e non riconosciute in Italia. Attraverso tali società e utilizzando siti web irregolari (del tipo .com e non .it), il gruppo criminale avrebbe realizzato e gestito – in assenza dei prescritti titoli abilitativi – una “struttura stabile” destinata all’esercizio abusivo del giuoco e delle scommesse, conseguendo nel quadriennio 2012 – 2016 un volume di affari illecito di ben 650 milioni di euro. Nel corso delle indagini è stato rilevato che il gruppo criminale si sarebbe interfacciato con i vertici dei sodalizi di stampo mafioso sia a livello locale (Bari e provincia), sia fuori Regione (Campania, Calabria e Sicilia) per stabilire accordi per la diffusione dei “brand” di famiglia.