L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato oggi un rapporto con cui chiede l’adozione di ulteriori procedure per limitare il rischio di partite truccate, scommesse clandestine e altre forme di corruzione, esprimendo chiaramente la propria preoccupazione per il fenomeno della manipolazione dei risultati sportivi che “mette in pericolo l’ordine pubblico e lo Stato di diritto”. Sulla base delle proposte del relatore, la deputata Anne Brasseur, l’Assemblea ha adottato una risoluzione che invita i governi a “vietare le scommesse sulle competizioni più vulnerabili ai tentativi di corruzione”, come le competizioni giovanili, le gare amatoriali e, per alcuni sport come appunto il calcio, le gare delle divisioni inferiori. L’Assemblea ha espressamente chiesto agli Stati membri, ulteriore collaborazione con gli operatori di scommesse per introdurre procedure specifiche per la rilevazione di eventuali scommesse sospette. Dato che solo dieci Paesi al mondo hanno adottato una legislazione sanzionatoria contro la frode sportiva, i 47 del Consiglio d’Europa hanno chiesto agli Stati membri di “adattare i loro quadri legislativi e garantire la loro armonizzazione”. Inoltre le federazioni sportive internazionali devono collaborare per combattere il fenomeno delle partite truccate e “controllare regolarmente le decisioni prese da arbitri e giudici”. Infine, la risoluzione esorta gli operatori di scommesse sportive a cooperare con le autorità pubbliche e sportive per segnalare eventuali operazioni sospette.
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