Scontri No Tav: aggredita troupe del Corriere Tv. Un operatore ferito

Ancora proteste dei No Tav in Val di Susa e ancora feriti. Questa volta vittime degli scontri, due componenti della troupe televisiva di H24 che segue le proteste dei No Tav in Val di Susa per Corriere Tv.  Gli operatori sono stati aggrediti stamani a Chianocco. Uno degli operatori – riferisce Corriere.it – è stato colpito al viso ed è rimasto ferito al naso. Sono state rubate le attrezzature e tagliate le gomme dell’automobile. La troupe televisiva di H24 aggredita stamani a Chianocco, in Val di Susa, è quella che ieri ha registrato il filmato nel quale un manifestante No Tav offende un Carabiniere. Insulti pesanti quelli che il No Tav rivolge al Carabiniere: “Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale?”.Ma il militare non risponde alle provocazioni e per questo motivo è stato premiato.  Lo scontro, è avvenuto  sulla A32 bloccata dai manifestanti e a dividere il ragazzo, a volto scoperto, e il carabiniere, in tenuta antisommossa, c’era solo un guardarail.  “Dovresti avere un numero di riconoscimento – dice il manifestante – io così non so chi sei e tu sai chi sono io. E’ vero pecorelle?”. Gli insulti proseguono, senza che il carabiniere, e gli altri militari che gli sono intorno rispondano. “Sei forte – dice ancora il manifestante – ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo”. L’attivista no Tav continua:  “Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua…il cantiere dovrebbe durare vent’anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi”. E conclude: “Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere…Parla invece di fare i gesti che sei sordomuto?”.

Stabili le condizioni di Luca Abbà- Migliorano le condizioni le condizioni di Luca Abbà, il leader del Movimento No Tav ricoverato al Cto di Torino dopo essere stato folgorato da una scossa elettrica, su un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’allargamento del cantiere della Tav in Valsusa. I medici – ha detto il direttore del dipartimento di emergenza del Cto, Maurizio Berardino – ipotizzano di mantenerlo in coma farmacologico per l’intera settimana. La prognosi resta riservata.

Notte ai blocchi in sostegno di Abbà- Una notte senza incidenti e tensioni quella che ha contraddistinto la protesta degli attivisti del movimento No Tav, che si stanno perpetuando da lunedì mattina sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza dello svincolo di Chianocco (Torino), e sulla strada statale 25 del Moncenisio, sempre nei pressi di Chianocco.Sempre nel corso della notte, sono state incendiate tre auto, una catasta di legna e il telone di un Tir. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di spegnere gli incendi,dei quali però, non è stata ancora chiarita la natura. Secondo Luigi Casel, uno dei leader dei No Tav, ì il fuoco  “è stato appiccato ai danni del movimento stesso”. “Poco dopo le auto- continua Casel-  sono stati dati al fuoco il telone di un Tir e un pallet in un deposito di legna. Tutto lascia pensare che siano opera della stessa mano”.

E la notte appena passata, è stata interamente dedicata, da parte dei militanti, a sostenere Abbà.  Centinaia di manifestanti hanno lasciato le proprie case ed hanno raggiunto i blocchi, dove hanno acceso piccoli falò per riscaldarsi e hanno scandito più volte lo slogan “Luca! Luca!” a sostegno di Luca Abbà, uno dei leader del Movimento No Tav, rimasto ferito lunedì mattina alla Maddalena di Chiomonte cadendo da un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’ampliamento del cantiere della Tav.

Blocchi stradali, irruzioni sui binari, presidi, cortei. La protesta dei No Tav contro il supertreno fa salire la tensione in Val di Susa e arriva in altre città d’Italia con la forma del “flash mob”: azioni rapide, improvvise, tambureggiate su blog e social network per bloccare una strada (come la tangenziale di Torino), un treno (come il Frecciargento a Lecce) o danneggiare un portone (come quello dell’Associazione degli industriali a Ferrara). In Valsusa è stata ancora una giornata di forte tensione: in due occasioni la Polizia ha usato idranti e lacrimogeni per allontanare le centinaia di attivisti che avevano occupato l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Nella notte all’altezza di Salbetrand, c’é stata la prima azione di sgombero: i No Tav hanno reagito incendiando i cassonetti con cui avevano formato le barricate.

Sulla carreggiata – riferisce la Questura – sono stati trovati chiodi a tre punte e cavi metallici tesi fra i guardrail ostruivano il passaggio. Il secondo sgombero è stato verso mezzogiorno, a Chianocco. Una ruspa ha rimosso una barricata, ma dopo il passaggio di colonna di mezzi e blindati delle forze dell’ordine, il presidio si è formato da capo. Nella valle restano ancora parzialmente bloccate le statali 24 della Val Susa e 25 del Moncenisio e la vita delle comunità é, ancora una volta, attraversata e modificata dalla protesta contro il supertreno, come mercati semideserti e decine di Tir in colonna sulle strade. Alla battaglia contro la Tav Torino-Lione si è aggiunta la rabbia per l’incidente di Luca Abbà, l’anarchico valsusino rimasto gravemente ferito dopo essere caduto dal traliccio su cui si era inerpicato per protesta e ora ricoverato in coma farmacologico nell’ospedale Cto di  Le sue condizioni sono stazionarie ma – dicono i medici – reagisce bene alle terapie intensive. La Digos ha trasmesso un rapporto alla Procura guidata da Gian Carlo Caselli. “Come sempre – dice il magistrato – faremo tutti gli accertamenti necessari e doverosi per legge”. “L’incidente è un fatto molto triste e grave – commenta il ministro dell’interno, Anna Maria Cancellieri – perché tocca una giovane persona ma spero che questo non esasperi gli animi”. La responsabile del Viminale auspica “dialogo, sensibilità ed equilibrio” da parte di tutti e invita a riflettere, oltre che “sulla dinamica dell’accaduto”, anche su quelli che sono “gli interessi della Nazione”. “Il lavoro per la ferrovia ad alta velocità è in corso e deve continuare come previsto”, avverte Corrado Passera, ministro delle infrastrutture, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ritiene “urgente e necessario un pronunciamento del Parlamento” sulla quanto sta accadendo intorno alla Tav. La notte scorsa è stato completato l’allargamento dell’area di cantiere in Valle Clarea, dove verrà scavato il cunicolo esplorativo. Ora i recinti avvolgono tutti i 7 ettari di territorio previsti (ieri erano 5.6). Gli scavi partiranno una volte concluse le procedure di occupazione temporanea (contro le quali gli avvocati dei No Tav annunciano dure battaglie legali) e di esproprio.

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