CORTEO STUDENTI A TORINO, TENSIONE CON LA POLIZIA
TORINO – Momenti di tensione in piazza Castello a Torino , dove si è conclusa una manifestazione di studenti organizzata a sostegno del diritto allo studio. Alcuni studenti hanno lanciato uova di vernice colorata contro il Palazzo della Regione, imbrattandolo. Le forze dell’ordine a presidio del palazzo sono intervenute per allontanare i manifestanti. In piazza Castello si era conclusa da poco, senza incidenti, un’altra manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil a sostegno del lavoro. La tensione è subito rientrata in piazza Castello a Torino dopo la carica di alleggerimento delle forze dell’ordine nei confronti di alcuni studenti che lanciavano uova di vernice contro il palazzo della Regione Piemonte. Tre giovani sono stati fermati per essere identificati. La manifestazione non si è sciolta, ma la situazione è tornata tranquilla.
Quattro contusi, due tra le forze dell’ordine e due tra i manifestanti, e quattro persone fermate e portate in Questura per essere identificate: questo il bilancio delle due distinte manifestazioni svoltesi oggi a Torino contro la Legge di Stabilità e a sostegno del diritto allo studio.
“Questi ragazzi non avevano intenzioni violente. Non si è trattato di un’aggressione alla polizia”: così il consigliere comunale di Sel Marco Grimaldi si è rivolto ai un funzionario della digos in piazza Castello a Torino dopo l’intervento della polizia per allontanare alcuni studenti che lanciavano palloncini pieni di vernice. Grimaldi si è interessato alla sorte dei giovani che sono stati portati in Questura per accertamenti e ha intavolato una discussione con i funzionari di polizia che presidiano il palazzo della Regione. I funzionari gli hanno risposto che il lancio di uova di vernice è stato rivolto direttamente contro i poliziotti, e che per questo si è resa necessaria una loro azione di alleggerimento. Il segretario provinciale di Prc di Torino, Ezio Locatelli, ha “stigmatizzato” l’intervento delle forze dell’ordine in piazza Castello: “C’è stata una reazione sproporzionata delle forze dell’ordine. Quella carica non era necessaria. Ora un nostro iscritto è al pronto soccorso con le dita di una mano rotte. Ma lui non c’entrava niente, era lì per partecipare alla manifestazione. La presenza di Rifondazione ha evitato che la situazione degenerasse”.