Si riaccende lo scontro su Autostrade. Nelle ultime ore ha preso piede l’ipotesi di procedere con una maxi-multa e non con la revoca delle concessioni per Aspi. Il Movimento 5 Stelle però, come prevedibile, si è schierato contro questo compromesso aprendo una nuova polemica nella maggioranza di governo.
Negli ultimi giorni lo scontro tra il governo e Autostrade si è arricchito di un nuovo possibile scenario. Procedere con una sanzione che possa sostituire la revoca.
Paola De Micheli ha definito inaccettabile la proposta messa sul piatto da Aspi ma non ha chiuso la porta alla via del compromesso. Tradotto, se i Benetton alzassero la posta in palio il governo potrebbe seppellire l’ascia di guerra.
La posizione del Movimento 5 Stelle non cambia. Lo Stato deve procedere con la revoca delle concessioni ad Autostrade e non sono ammissibili compromessi. “Lo Stato non accetta carità, solo giustizia per le vittime. Per chi ha causato il crollo del ponte Morandi non ci saranno sconti. Ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia. La revoca della concessione ad Autostrade va inoltre nella direzione di un successivo abbassamento dei pedaggi. Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti”.
La palla passa al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiamato a trovare una sintesi che possa accontentare tutti. Il Partito democratico sembra rappresentare la fazione più moderata, aperta al dialogo. Il Movimento 5 Stelle non tratta: revoca a tutti i costi, ripetono i pentastellati, in aperto contrasto con Italia Viva che invece ha preso posizione contro la revoca.