E’ ormai muro contro muro tra Matteo Renzi ed il presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Il premier sembra che abbia perso la pazienza e fa capire che deve essere il leader di Italia Viva a dire se vuole lo strappo o aprire un tavolo per chiarire le posizioni. Andare avanti così non si può. Un logoramento continuo che non fa bene al governo perché ha come unico scopo le elezioni che, comunque, non potrebbero celebrarsi prima di settembre. Conte, dunque, non vuole tenere il mano il cerino e cerca di passarlo a Matteo Renzi: se i renziani vogliono lo strappo devono essere loro a dirlo e spiegarlo agli italiani, se servirà anche con un voto di fiducia in Parlamento.
Il piano dell’ex presidente del consiglio sembra essere abbastanza chiaro: vuole la testa dell’attuale inquilino di palazzo Chigi sostituendolo con il Dem Franceschini. Dettare la ‘sua agenda’ politica da sfruttare in campagna elettorale. Anche perché se cambia la maggioranza Italia Viva andrà all’opposizione. E per raggiungere il suo scopo inizierà un battage informativo presidiando tutti i principali studi televisivi per parlare direttamente agli italiani. Inizierà dal salotto di Porta a Porta per lanciare un piano shock.
La partita è ancora lunga, Conte può contare sul sostegno del Pd e di una parte maggioritaria dei Cinque stelle: al Senato si parla sempre di più di un gruppo di responsabili di centrodestra pronti, se se ne creeranno le condizioni, a venire allo scoperto. E sempre sul fronte numeri Renzi accoglie due nuovi ingressi in Italia Viva: il senatore Cerno che lascia il Pd e la deputata Rostan che abbandona LeU.
Ma una porticina resta sempre aperta. Renzi, infatti, in vista del Consiglio Europeo straordinario, propone una tregua. “Alla luce della difficoltà della politica nazionale, sui temi della politica continentale non è possibile alcuna divisione, sarebbe un atto sbagliato”. “Pensare che le fibrillazioni interne possano portare ad una presa di distanza sarebbe un atto gravemente sbagliato”, spiega Renzi.