Scontro Mdp-Pd: ‘Fuori la Boschi dal Cdm su Bankitalia’

Arturo Scotto, area bersaniana,  ha messo agli atti un’interrogazione parlamentare, diretta a Paolo Gentiloni e a Pier Carlo Padoan, con la richiesta formale che Maria Elena Boschi,  relativamente al Consiglio dei ministri che proporrà il nuovo governatore della Banca d’Italia,  sia esclusa.

La motivazione? Conflitto di interessi.

 Il collegamento è relativo alle sanzioni, relative a due multe,  che Boschi sr. ha subito  per le vicende di Banca Etruria. Le due multe provengono dalla Consob e  da Bankitalia. E il nuovo governatore, in teoria, potrebbe mutare decisioni che sembrano ormai consolidate.
 Scotto la  mette in questi termini: ‘L’interessamento da parte di un esponente di spicco dell’attuale Governo e titolare di un ruolo strategico per quanto concerne le decisioni in seno al Consiglio dei Ministri, come per l’appunto quella sulla nomina del Governatore della Banca d’Italia, suscita gravi perplessità, anche alla luce di quanto disposto dalla normativa che regola le operazioni per i soggetti in conflitto di interesse, considerato che il padre dell’On. Boschi, Pier Luigi Boschi, le cui attività in qualità di ex Vice Presidente di Banca Etruria sono state a lungo oggetto della vigilanza bancaria e finanziaria operata da Palazzo Koch, e comunque rientrante nella fattispecie giuridica ‘stretti familiari’ di cui alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia, che stabilisce precise disposizioni sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, come per l’appunto la Sottosegretaria Boschi’.
Senza contare che, secondo le cronache dei giorni scorsi, la Boschi è stata anche la regista della mozione dei Democratici contro Ignazio Visco. Operazione della quale ha tenuto oscuro fino all’ultimo i colleghi ministri e Gentiloni.

Per questo Mdp chiede ufficialmente a Gentiloni e Padoan di ‘sospendere’ la partecipazione della Boschi dal Cdm che il prossimo 27 ottobre dovrà valutare il nuovo inquilino di Palazzo Koch.

 L’interrogazione di Scotto è, dal punto di vista politico,  una formale dichiarazione di guerra.

IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e delle Finanze –

premesso che:

l’articolo 19, comma 8, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, stabilisce che la nomina del governatore della Banca d’Italia è disposta con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia;

dal gennaio 2017, l’On, Maria Elena Boschi, ha assunto l’incarico di Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con funzioni di Segretario del Consiglio e delega in materia di attuazione del programma di Governo e pari opportunità;

alla Sottosegretaria Boschi, sono, altresì, delegate le funzioni di coordinamento in materia di valutazione e controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato, come stabilisce il Dpcm di delega funzioni del 19 gennaio 2017;

in questi giorni, proprio in concomitanza dell’avvio dell’iter di rinnovo del governatore della Banca d’Italia, come è emerso su gran parte della stampa nazionale, la Sottosegretaria Boschi avrebbe avuto un ruolo determinante nella stesura di una mozione parlamentare che, nella parte degli impegni, ha come obiettivo proprio quello di orientare politicamente la scelta sul nuovo vertice dell’Istituto;

l’interessamento da parte di un esponente di spicco dell’attuale Governo e titolare di un ruolo strategico per quanto concerne le decisioni in seno al Consiglio dei Ministri, come per l’appunto quella sulla nomina del Governatore della Banca d’Italia, suscita gravi perplessità, anche alla luce di quanto disposto dalla normativa che regola le operazioni per i soggetti in conflitto di interesse, considerato che il padre dell’On, Boschi, Pier Luigi Boschi – le cui attività in qualità di ex Vice Presidente di Banca Etruria sono state a lungo oggetto della vigilanza bancaria e finanziaria operata da Palazzo Koch – e comunque rientrante nella fattispecie giuridica “stretti familiari” di cui alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia, che stabilisce precise disposizioni sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, come per l’appunto la Sottosegretaria Boschi;

per sapere:

se, esclusivamente in merito alla procedura di nomina di cui all’articolo 19, comma 8, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, non sia maturato in seno al Governo il convincimento di sospendere i poteri e le funzioni, di cui all’articolo 4 della legge 23 agosto 1988, n. 400, della Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche tenuto conto della disciplina generale sul conflitto d’interessi che regola l’attività dei membri del Governo in carica.

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