Il Sunday Times lo presenta come il primo jihadista britannico bianco. In effetti è il primo jihadista anglosassone purosangue, ed il primo di cui si abbia notizia nelle file dell’Isis. Si chiama Jack Letts, ha poco più di 20 anni, viene da una buona famiglia borghese di Oxford e si firma col nome di Ibrahim, stato subito ribattezzato dal domenicale londinese ‘Jihadi Jack’. Non manca la foto-ricordo dalla Siria da lui stesso diffusa di recente sul web, in cui compare barbuto e con una t-shirt mimetica. La fascinazione dell’Isis nei confronti dei giovani britannici è confermata dalla notizia di metà gennaio proveniente da Londra, quando quattro ventenni londinesi di fede islamica sono stati arrestati con l’accusa d’aver pianificato attacchi contro militari, poliziotti e altri ‘infedeli’. Stando alla Bbc, Nathan Cuffy, Nyall Hamlett, Suhaib Majeed e Tarik Hassane, che si proclamano innocenti, avevano comprato un’arma con munizioni e sono sospettati d’aver fatto ‘ricognizioni ostili’ per individuare bersagli a Londra. Ha fatto anche scalpore, nell’opinione pubblica anglosassone, l’immagine del bambino vestito da jihadista, con mimetica e bandana nera dell’Isis, che compare nell’ultimo video in cui lo Stato islamico minaccia il Regno Unito. Si chiama Isa Dare, ed è il figlio della fanatica britannica Grace ‘Khadija’ Dare, che aveva lasciato Londra per unirsi allo Stato islamico come altre spose delle jihad britanniche. A sostenerlo è il nonno del piccolo, il tassista Henry Dare, che ha rilasciato un’intervista al Daily Telegraph: ‘È lui non c’è dubbio. Spero che qualcuno stia cercando di farli tornare a casa’. La donna è di origini nigeriane ed era cattolica. Successivamente è diventata musulmana e si è unita a gruppi fondamentalisti all’interno di una moschea di Lewisham, nel sud est di Londra.