Il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Camera dei Deputati durante il voto finale del disegno di legge sulle Riforme Costituzionali, Roma, 12 aprile 2016. ANSA/ GIUSEPPE LAMI

Scoppia il caso degli 80 euro tra il Pd e il ministro Tria

Scoppia il caso degli 80 euro. Quando furono introdotti tutti la criticarono come una elemosina, compresi esponenti dello stesso Pd di Renzi, ora si va sugli scudi per difenderli. Gli 80 euro di Renzi “tecnicamente sono stati una decisione sbagliata, un provvedimento fatto male: risultano come spesa e non come prelievo. Con una riforma fiscale verranno riassorbiti”, ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervistato ad Agorà su Raitre.

È bastata questa dichiarazione per scatenare il Pd contro il governo: ”Il ministro Tria sostiene che gli 80 euro a 10 milioni di lavoratori sotto i 1400 euro al mese di stipendio si possono cancellare per fare la Flat tax a vantaggio dei ricchi. Si preparano a togliere ai redditi medio-bassi per avvantaggiare i redditi alti: è il governo dei Robin Hood al contrario”, afferma il deputato del Pd Maurizio Martina in un post su Facebook.

Particolarmente velenosa la Boschi, che degli 80 euro fu strenua sostenitrice: “Il ministro Tria dice che elimineranno gli 80 euro perché è un provvedimento fatto male. Tolgono soldi a 10mln di italiani che da 5 anni sono stati aiutati dal governo Renzi. Ministro, la cosa fatta male non sono gli 80euro, ma è il governo di cui fa parte lei”, scrive su twitter Maria Elena Boschi.

Andrea Marcucci non risparmia critiche al governo dopo le parole del ministro dell’Economia Tria sugli 80 euro (“un provvedimento fatto male”). Parole poi approfondite dal Mef, che ha spiegato che il ministro “non ha mai parlato di taglio degli 80” ma di un “riassorbimento” della misura in una riforma fiscale. Ma “il cosidetto riassorbimento degli 80 euro preannunciato dal ministro Tria questo vuol dire – sottolinea il presidente dei senatori del Pd -: mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Marcucci, con nettezza, spiega: “Per costruire una legge di Bilancio insostenibile, la maggioranza toglie a 10 milioni di famiglie circa 920 euro all’anno per finanziare due misure bonsai: il reddito di cittadinanza e la flat tax”. Il capogruppo del Pd al Senato non ha dubbi: “Aspettiamoci tante altre tasse e aumenti: è all’opera un governo di pasticcioni, ma ben incollati alle loro sedie”.

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