Una bambina di circa 10 anni, in slippino e sandaletti, che si nasconde sotto il letto per sfuggire alla mani del nonno. L’angoscia ed il terrore di essere nuovamente vittima delle sue attenzioni malate vengono, temporaneamente, interrotte dall’arrivo della madre che inizia una feroce colluttazione col vecchio suocero contro cui, però, presto soccomberà. La bimba fugge dalla sua cameretta.
Questo è l’incipit di un cortometraggio di circa 10 minuti. Un film duro, cattivo come sanno essere gli uomini che maltrattano le donne. Un susseguirsi di emozioni a tratti disturbanti. Senza filtri né concessioni retoriche. Un colpo al cuore ed allo stomaco.
In questo “mini-film” seguiremo le orme della bambina che scappa. La vedremo assistere a tante forme di tradimento. Perpetrate proprio da quegli uomini a cui una donna vorrebbe potersi affidare. Vedremo, così, il primo amore mal riposto; la scarsa attenzione delle forze dell’ordine; il marito padrone; gli abusi sui luoghi di lavoro; fino ad arrivare allo sfruttamento più becero e al femminicidio. La piccola diventerà, così, un simbolo. La metafora di tutte le donne maltrattate, abusate, umiliate ed avvilite del mondo. La vedremo, infine, tornare nella sua vecchia cameretta di nuovo bambina, in fondo le donne conservano sempre un’anima bambina, e lasciare, oltre al suo corpicino svuotato, un biglietto che è un atto di accusa: “Avrei solo voluto poterti voler bene” . Un cortometraggio destinato ai maggiori Festival internazionali e ad una ampia fruizione via web. Un omaggio sentito alle donne, in tempi in cui la violenza diventa sempre più crudele e quotidiana. Un puro gesto d’amore. Forse per chiedere scusa.
Scritto da Lucio Aiello, collaboratore storico di Elvio Porta (1945-2016) indimenticato ed indimenticabile autore di film come: “Mi manda Picone”; “Scugnizzi” ; “Cafè express” ; “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” e tanti altri. Autore pluripremiato (3 Nastri d’argento, 1 David di Donatello, Premio “Pirandello” etc.) con cui ha scritto: “Dio ci ha creato gratis”; “Valeria medico legale”; “Il commissario Raimondi” tutti per Canale 5, e varie opere teatrali tra cui la più recente: “Dì che ti manda Picone” portata in scena da Biagio Izzo nella stagione 2017-18.
Il dramma del coronavirus ha, tra le altre cose, bloccato il mondo dello spettacolo in un limbo da cui sembra non esserci ancora via d’uscita. La creatività sembra essere messa, una volta di più, a dura prova. In questo “empasse” proviamo a dare una piccola prova di vitalità affrontando un tema che ci colpisce profondamente. I fondi raccolti serviranno a coprire le spese di maestranze e produzione (gravati, oltretutto, dai costi derivanti dai protocolli di sicurezza anti-covid). Gli attori offriranno gratuitamente la loro opera per la realizzazione. Un modo per “ricominciare” tutti insieme. I nomi dei donatori (se vorranno) saranno inseriti nei titoli di coda come ringraziamento.