“Lunedì si torna a scuola. Rivolgo un augurio a studenti, insegnanti, personale scolastico. Sarà un momento di intensa emozione. E’ un’emozione che vivrò anche io da capo di un governo che si è impegnato per il ritorno in sicurezza ma anche da padre”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un messaggio su Facebook per l’inizio della scuola.
‘Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all’inizio. Voi dovrete fare la vostra parte, dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano. La scuola peraltro sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni aggravate dall’attuale pandemia. Un saluto agli insegnanti: avete fatto uno sforzo straordinario in questi mesi di lockdown continuando a fare lezione con la didattica a distanza, non era affatto facile eppure avete svolto un grandissimo lavoro e per questo vi siamo grati. Ringrazio anche le famiglie, le mamme, i papà che hanno fatto molti sacrifici. Grazie anche ai dirigenti e tutto il personale della scuola: in questi mesi estivi non vi siete fermati un attimo, avete lavorato tantissimo per essere pronti per la riapertura. Saremo con tutti voi, saremo al vostro fianco e continueremo a esserlo nei prossimi giorni e mesi”.
Prende forma il ritorno a scuola degli studenti italiani, che hanno lasciato i banchi da sei mesi circa a causa dell’emergenza coronavirus. Proprio il Covid i ragazzi saranno costretti a confrontarsi con una scuola nuova, con nuove abitudini e con nuove responsabilità. Facciamo il punto sulle nuove norme che regoleranno la vita a scuola.
Tutto quello che c’è da sapere sul ritorno a scuola
Dalle date agli orari passando per la misurazione della temperatura corporea, sono tanti i nuovi aspetti con i quali studenti e genitori sono chiamati a confrontarsi a partire dal prossimo 14 settembre.
Quando inizia la scuola? Le date
I cancelli riapriranno il prossimo 14 settembre per la ripresa delle lezioni. A Bolzano l’apertura è stata anticipata al 7, mentre in Puglia, in Sardegna, in Abruzzo e in Calabria si pensa di posticipare l’apertura. De Luca ha fatto sapere che in Campania non è certa neanche la data del 24.
A che ora si entra a scuola? Gli orari e la possibilità di doppi turni
Resta valida la strategia degli ingressi scaglionati così da ridurre le possibilità di assembramento sui mezzi di trasporto e davanti ai cancelli delle scuole. Gli orari saranno stabiliti dal dirigente scolastico, così come al dirigente scolastico spetta la decisione di stabilire o meno doppi turni. Questo dipenderà ovviamente dagli spazi a disposizione, dal personale a disposizione e dal numero di studenti.
Chi misura la febbre?
L’orientamento a livello nazionale è quello di far misurare la febbre alla famiglie degli studenti e degli alunni. Diverse Regioni si stanno muovendo per attrezzare le scuole di termo-scanner.
Chi deve mettere la mascherina e quando
Sul tema il Cts ha sciolto gli ultimi nodi. La mascherina dovrà essere indossata per proteggere il movimento, questo significa che, quando seduti al banco a regolare distanza di sicurezza, gli alunni possono togliere la mascherina.
Sono esentati i bambini fino a sei anni. L’obbligo riguarda quindi i bambini dai sei anni in poi fino alla Maturità.
Cosa succede in caso di contagio a scuola?
Non si esclude ovviamente la possibilità che un ragazzo possa manifestare i sintomi del coronavirus a scuola. In caso di sospetto contagio l’alunno viene messo in isolamento e affidato al referente Covid. Saranno i genitori a prelevare il figlio dalla scuola e a contattare telefonicamente il pediatra o il medico curante.
Nel caso in cui si trattasse effettivamente di un caso di coronavirus, inizierebbe il tracciamento dei contatti stretti. La Asl si occuperà di decidere se mettere in quarantena tutta la classe o solo alcuni elementi.
La chiusura della scuola dovrebbe scattare solo se nell’istituto dovesse accendersi un focolaio. Un altro scenario che porterebbe alla chiusura della scuola è quello dell’istituzione della zona rossa del Comune di appartenenza.
La Didattica a distanza
In condizioni normali la Didattica a distanza è prevista solo per le superiori e in aggiunta, non in sostituzione quindi, della didattica in presenza. Ovviamente in caso di chiusura della classe o addirittura dell’istituto si dovrebbe procedere con la didattica a distanza fino alla riapertura.
Trasporti: si potranno prendere i mezzi pubblici?
Molti ragazzi, come noto, vanno a scuola con i mezzi pubblici, autobus o metro principalmente. Mezzi che di norma sono particolarmente affollati, soprattutto in coincidenza con gli orari di entrata e di uscita da scuola. I ragazzi potranno continuare ad andare a scuola con i mezzi pubblici, sui quali viene rivisto al rialzo il limite di capienza. Si potrà arrivar e fino all’80% della capienza sui mezzi con filtri d’aria certificati e divisori in stoffa.