Dopo la decisione del Ministero dell’Istruzione di rendere obbligatorio il Green Pass per tutto il personale scolastico, il Piano Scuola 2021 ha fornito le linee guida per garantire un ritorno sicuro in aula nel rispetto delle principali misure anti Covid.
Pensare concretamente ad un ritorno in presenza del 100% delle comunità scolastiche, fortemente sollecitato dal Ministero dell’Istruzione, è stato possibile grazie all’avanzamento della campagna vaccinale.
Il Ministero dell’Istruzione nei mesi scorsi ha indicato il 6 Settembre 2021 come data di inizio delle scuole dell’infanzia e il 13 Settembre 2021 come data di inizio delle scuole primarie e secondarie. In base a queste due proposte indicative, le Regioni hanno stilato in autonomia i propri calendari scolastici in cui alcune hanno stabilito date diverse per il primo giorno di scuola.
Come la data di inizio, anche quella di fine anno, prima della prossima pausa estiva, sarà diversa in ogni Regione ma sarà comunque fissata tra l’8 Giugno 2022 e l’11 Giugno 2022.
Tutte le date di inizio delle scuole secondo i diversi calendari scolastici regionali
Le prime scuole ad inaugurare l’anno scolastico sono state quelle della Provincia autonoma di Bolzano che già dal 6 Settembre hanno accolto in presenza tutti i loro studenti.
La maggior parte delle Regioni ha invece optato per altre date inserite nella prossima settimana, mentre l’ultima Regione a far tornare gli alunni in aula sarà la Puglia il 20 Settembre.
Vediamo allora le date di inizio del nuovo anno scolastico per ogni Regione:
Alto Adige
: 6 Settembre
Abruzzo
: 13 Settembre
Basilicata
: 13 Settembre
Calabria
: 20 Settembre
Campania
: 15 Settembre
Emilia Romagna
: 13 Settembre
Friuli Venezia Giulia
: 16 Settembre
Lazio
: 13 Settembre
Lombardia
: 13 Settembre
Liguria
: 15 Settembre
Marche
: 15 Settembre
Molise
: 15 Settembre
Piemonte
: 13 Settembre
Puglia
: 20 Settembre
Sardegna
: 14 Settembre
Sicilia
: 16 Settembre
Toscana
: 15 Settembre
Trentino
: 13 Settembre
Umbria
: 13 Settembre
Valle d’Aosta
: 13 Settembre
Veneto
: 13 settembre
La prima festività di questo nuovo anno scolastico, come di consueto, sarà quella di Ognissanti del 1° Novembre che quest’anno sarà di lunedì, consentendo quindi un weekend lungo.
L’Immacolata celebrata l’8 dicembre cadrà invece di mercoledì mentre le tanto attese vacanze natalizie inizieranno da giovedì 23 Dicembre 2021 fino a giovedì 6 gennaio 2022, anche se alcune Regioni tra cui il Veneto, la Puglia e il Piemonte hanno deciso di posticipare il rientro direttamente a lunedì 10 dicembre 2022.
Per quel che riguarda la pausa pasquale, attesa come sempre in Primavera, poiché quest’anno Pasqua sarà domenica 17 aprile, le vacanze inizieranno da giovedì 14 Aprile 2022 fino a martedì 19 Aprile 2022.
Ad aprile ci sarà inoltre un altro weekend lungo grazie alla festa della Liberazione del 25 aprile che sarà di lunedì, mentre non è prevista nessuna pausa per la Festa dei lavoratori del 1° maggio che sfortunatamente nel 2022 cadrà di domenica.
L’ultima festività nazionale prima del termine dell’anno scolastico sarà infine quella della Repubblica Italiana, celebrata il 2 Giugno, che nel 2022 sarà di giovedì.
Oggi, 13 settembre, rientro in classe per molti studenti e studentesse delle scuole statali: entro fine settembre saranno 7.407.312 in tutto a occupare i banchi di tutta Italia, per un totale di 368.656 classi. Si tratterebbe mediamente di 20 alunni per classe, ma i dati restituiscono una realtà diversa: nonostante l’emergenza Covid, 17mila classi superano il limite di 25 alunni e nel 55% dei casi avviene negli istituti di secondo grado. Il pericolo delle «classi pollaio» L’allarme è stato lanciato da Cittadinanzattiva, con un appello rivolto al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e al governo per abrogare il decreto legge 81 del 2009, cosiddetto Tremonti-Gelmini, che consente fino a 30 alunni per classe nelle scuole secondarie di I e II grado. La richiesta è di ritornare ai parametri stabiliti dalla normativa antincendio – che fissano il numero massimo in 25 alunni (26 con l’insegnante) – e a quelli del DM18/12/1975, che prevede uno spazio vitale per alunno da 1,80 a 1,96 metri quadri.
Quasi il 54% degli istituti scolastici italiani è inoltre ancora privi del certificato di agibilità, il 38,6% del collaudo statico e nel 59% manca un certificato di prevenzione incendi. Una situazione inacettabile, in un Paese in cui le scuole in zone ad elevata sismicità rappresentano il 43% del totale.
Nell’istruzione di II grado la preferenza generale è anche quest’anno per i licei, scelti dal 51% delle studentesse e degli studenti, mentre il 31,7% frequenterà un Istituto tecnico e il 17,3% un Istituto professionale.