La ministra Azzolina è intervenuta al Corriere della Sera rispondendo alle domande inviate dai lettori. Il primo tema toccato è stato quello della mascherina.
Nessuno vieta, ha ricordato la titolare del Miur – al ragazzo di tenerla, le forniremo noi. Ma se c’è un metro di distanza, lo studente può abbassarla. Nessuno vieta di fare il contrario. E’ obbligatoria solo in fase di movimento. L’insegnante sta a due metri di distanza. Se questa è rispettata non è obbligatoria“.
Didattica a distanza
Un passaggio anche sulla didattica la distanza. “In questi mesi la scuola ha fatto quello che doveva essere fatto negli ultimi 20 anni. Sono state date risorse agli istituti per acquistare quello che mancava. Abbiamo stabilito linee guida e abbiamo fatto formazione. Ritengo che la didattica a distanza debba essere usata solo nella scuola secondarie. Nel resto bisogna garantire quella in presenza”.
Particolare attenzione agli studenti fragili: “Abbiamo pronta un’ordinanza. Diamo questa possibilità, nulla vieta nel momento in cui si sono attrezzature a scuole di videocollegarsi anche a chi ha un banale raffreddore. Più la scuola è inclusiva e meglio è. Da parte c’è tutta la buona volontà“.
La scuola post-lockdown
In conclusione la ministra si è soffermata sulla scuola post lockdown: “Lo so che stiamo chiedendo sacrifici, serve equilibrio tra tornare a scuola e tutto il resto, impossibile pensare che tutto resti come prima. Tutti noi dovevamo rinuncire a qualcosa, non facciamo l’errore di pensare che la scuola negli anni passati fosse perfetta. Non sarà tutto come prima, questo è un anno straordinario. Siamo in pandemia, un miliardo di studenti nel mondo è ancora a casa“.