“Servono 2,5 milioni di banchi singoli“, è questa la richiesta avanzata dai presidi alla ministra Azzolina al termine delle rilevazioni effettuate per cercare di capire come muoversi in questi mesi di preparazione al rientro in classe. Come riportato da ‘La Repubblica’, la maggior parte dei dirigenti scolastici ha chiesto i banchi e le sedie tradizionali mentre quelli innovativi sono stati richiesti dal 17% del totale. Numeri sicuramente bassi per quanto ipotizzato dalla ministra Azzolina e dal Governo con un ritorno a scuola che continua ad essere sempre più complicato.
A complicare la situazione è la proposta dei produttori che hanno definito il banco una mission impossible perché pretende in 23 giorni la produzione che solitamente viene fatta in cinque anni. Per questo motivo il commissario Arcuri è pronto a rivolgersi all’estero per cercare di accelerare e portare a compimento il progetto di tornare a scuola a settembre in sicurezza. Le aziende che parteciperanno a questa gara saranno svelate il prossimo 30 luglio. Il Governo è al lavoro per cercare di portare i ragazzi in classe all’inizio dell’anno anche se non sarà un compito assolutamente semplice.
I dati ufficiali saranno comunicati in Parlamento dalla stessa ministra Azzolina il 28 luglio 2020 quando ci sarà la sua informativa alla Camera. Si tratta di un passaggio fondamentale per capire le reali possibilità che ci sono di rivedere gli alunni a settembre in classe. La speranza da parte del Governo è quella di riuscire a riportare gli studenti tra i banchi, ma è una corsa contro il tempo tra le mille difficoltà. Le perplessità e le incertezze restano con la ministra Azzolina chiamata a trovare una soluzione in tempi brevi per non rischiare il flop in questa situazione assolutamente complicata.