Lucia Azzolina, minister of Education, attends prime ministerÕs speech at the Chamber of Deputies on the upcoming European Council meeting, Rome, Italy, 15 July 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Scuola, la soluzione della Azzolina per contenere i contagi

A meno di due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, previsto per il 14 settembre, il Ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina ha intensificato i contatti con i sindacati per stilare un protocollo d’intesa e garantire l’avvio della didattica in sicurezza. La bozza del documento, prevede test sierologici per tutto il personale scolastico in concomitanza con l’inizio della didattica e  test a campione per gli studenti con cadenza periodica.

I test saranno effettuati su base volontaria, nel senso che si dovrà comunicare la propria disponibilità all’adesione.

Saranno gratuiti e non si somministreranno all’interno della scuola, bensì in strutture di medicina di base.

Il documento riguarda le richieste avanzate dalle parti sociali, già sottoposte al Comitato Tecnico Scientifico, ai ministeri di Istruzione e Salute e ora al vaglio.

Oltre ai test, si dovrebbe individuare in tutte le scuole “il medico competente che effettui il servizio di sorveglianza sanitaria“.

Nelle ultime settimane la ministra dell’Istruzione è stata travolta dalle polemiche in merito al costo dei nuovi banchi: “Basta allarmismo e fake news. Non ho mai detto che pagheremo i banchi innovativi 300 euro. Mai. Anche perché il prezzo non lo stabiliscono il ministro di turno o i social, ma la gara europea in corso. Com’è giusto che sia”, ha dichiarato la Azzolina.

Come Ministero – ha aggiunto – non abbiamo imposto nessuna tipologia di banco. Ma abbiamo dato alle scuole la possibilità di richiedere i banchi monoposto che preferivano, di tipo più innovativo o anche tradizionale. Il fatto che sia arrivata una richiesta per un totale di 2,4 milioni di banchi mette in evidenza la grande esigenza che c’era di nuovi arredi scolastici.

Secondo la Azzolina “ci sono scuole dove i banchi non vengono cambiati da tantissimi anni. E finalmente lo Stato, per la prima volta, anziché dire ai dirigenti scolastici ‘comprateli voi’, si fa carico di questa spesa“.

La ministra Azzolina ha poi parlato della necessità di docenti in alcuni territori: “C’è stato un lavoro enorme che gli enti locali hanno fatto sugli spazi: il mio compito sarà dare ovviamente più organico alle Regioni che lo hanno chiesto”.

Partiamo da un presupposto – ha proseguito Azzolina – dopo anni e anni di tagli alla scuola, dove i problemi di edilizia scolastica c’erano da prima, non è che sono nati con il coronavirus, nel momento in cui si stabilisce con il comitato tecnico-scientifico che deve essere mantenuto un metro di distanziamento.

A In un’intervista a La Stampa la ministra Azzolina ha ribadito l’importanza di investire sulla scuola: “Da inizio hanno abbiamo stabilito dei fondi pari a 6 miliardi di euro – ha rivelato la titolare del Miur citata da Fanpage – 2,9 miliardi solo per settembre. Ma ora siamo ad un punto di svolta: gli investimenti europei sono un grande opportunità“.

La ministra ha confermato la sua intenzione di “archiviare definitivamente le classi pollaio, che impoveriscono la didattica, e intervenire sugli edifici”. Ma c’è un altro problema da combattere, quello della dispersione scolastica: “Nella programmazione di spesa dei fondi europei del Next Generation Eu è uno dei primi punti sulla lista“. Durante il lockdown – ha aggiunto – abbiamo comprato come Ministero computer e tablet per la didattica a distanza usando un principio che favoriva le famiglie più disagiate. Stesso criterio dei libri di testo gratis a settembre, destinata a centinaia di migliaia di studenti.  Chi è rimasto indietro non perde l’anno, ma ricomincia insieme agli altri. Con una crisi economica alle porte, il rischio maggiore è quello di perdere i i ragazzi costretti a cercare un lavoro. Dobbiamo valorizzare gli istituti tecnici e professionali che, in alcuni territori, danno lavoro a oltre il 90% degli studenti al termine degli studi“.

 La ripartenza della scuola, come noto,  è stata fissata per il 14 settembre con la ministra che ha anticipato la possibilità di tenere aperte le scuole anche oltre l’orario delle lezioni. Nessun altro dettaglio su questo argomento con la ministra che svelerà i particolari nelle prossime settimane. Un ritorno in sicurezza anche se i dubbi restano visto che i sindacati hanno espresso le loro perplessità su un rientro in classe già a settembre.

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