La carriera di una campionessa “nata per vincere” come Nadia Battocletti si costruisce con fatica, dedizione, impegno e poggia su solide basi: lo sport e la salute ovviamente, ma anche lo studio. La splendida medaglia d’argento nei 10mila metri alle olimpiadi di Parigi è la perfetta sintesi dei tre ingredienti fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei nostri giovani: scuola, salute e sport, temi al centro del ricco dibattito di questo pomeriggio al Palazzo della Regione. Si è partiti dai sogni realizzati e ancora da realizzare di Nadia – “prima di Tokio sognavo le olimpiadi, prima di Parigi sognavo il podio, ora mi resta solo un sogno da realizzare…” – per parlare del valore formativo dello sport e dell’importanza delle abitudini di vita salutari, da coltivare fin da piccoli, a partire dalla scuola. A testimonianza della volontà politica di investire su questi temi chiave, erano presenti al dibattito la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all’istruzione, cultura e sport Francesca Gerosa e l’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina. È intervenuto anche Gianpiero Orsino, avvocato, specializzato in diritto sportivo.
La scuola è il luogo dove capire il valore di uno stile di vita sano, il luogo dove vengono incoraggiati lo sport e la vita attiva. E a sua volta la salute influisce positivamente sulla partecipazione alla vita scolastica e sul rendimento. Lo spiega bene l’assessore Gerosa: “la scuola è il luogo privilegiato dove portare i ragazzi ad avvicinarsi allo sport, dove far conoscere i valori dello sport e quelli olimpici. Lo sport insegna a mettersi in gioco e a socializzare. Sport e vita sana sono solide basi su cui costruire il futuro dei nostri ragazzi; promuovere lo sport e la salute fin da piccoli, attraverso buone pratiche imparate a scuola è fondamentale per far crescere adulti sani, responsabili, consapevoli del proprio benessere e dell’impatto della salute collettiva sulla società. Sport, scuola e salute viaggiano insieme. Non tutti diventeranno campioni, ma continuando a studiare e a fare sport cresceranno in salute e potranno crearsi solide basi su cui costruire il proprio futuro”.
Sui benefici in termini di salute dell’attività sportiva e degli stili di vita sani si è soffermato l’assessore Tonina evidenziando come sia strategico lavorare sulla prevenzione nelle scuole: “istruzione, salute e sport sono tre elementi chiave per la crescita dei nostri giovani. Sono temi strategici su cui dobbiamo investire rendendo i nostri giovani più partecipi e attivi in questo senso. Le scuole sono il luogo privilegiato dove fare prevenzione e dove gli studenti possono imparare abitudini e stili di vita corretti che li renderanno adulti più sani. Il tema chiave, che ci permetterà di affrontare al meglio sfide cruciali come l’invecchiamento della popolazione e la denatalità, è proprio la prevenzione. Non è mai troppo presto per fare prevenzione e investire sulla propria salute”.
Da parte degli assessori provinciali, il grazie a Nadia Battocletti, campionessa di sport e di vita, capace di raggiungere i massimi livelli sportivi portando avanti contestualmente una solida carriera universitaria, un percorso di crescita e sport di grandissimo esempio per tutti i nostri giovani. “Dopo gli europei e ancor più dopo questa medaglia olimpica – ha ricordato la Battocletti – ho sentito di essere diventata un esempio per gli altri ragazzi e questo mi ha resa felice e orgogliosa, quasi come vincere una gara.”
A fare il punto sul rapporto tra diritto e sport è stato l’avvocato Orsini, che ha evidenziato come sia fondamentale riconoscere la figura dello sportivo non professionista e del volontario impegnato nello sport: “lo sport non può vivere di sola passione, dobbiamo dare dignità allo sport non solo professionistico, dobbiamo riconoscere da un punto di vista normativo il volontariato e il lavoro sportivo in tutte le sue forme. Dobbiamo con coraggio andare verso nuove forme di disciplina dello sport e del lavoro sportivo”.
A chiudere il dibattito, il quasi ingegnere Battocletti, metodica negli allenamenti e nella preparazione delle gare – “la migliore strategia è avere il controllo su tutto” – ma quando vedi il traguardo “non puoi fare più calcoli, devi tirare fuori tutto”.