“In una fase così complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse”. Si conclude così la lettera inviata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che, nell’ordinanza regionale emanata ieri, prevede la didattica a distanza per tutti gli studenti delle scuole superiori lombarde a partire da lunedì prossimo.
Pervengono al Ministero dell’istruzione, dai rappresentanti degli Enti locali, dalle autonomie scolastiche, dalle famiglie, dagli studenti, segnalazioni di profonda criticità attinenti la congruità e l’applicabilità delle misure contenute nell’Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 21 ottobre”, si legge nella lettera inviata dal ministro, secondo cui la scelta di imporre la dad a tutte le scuole superiori “appare come una imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico”.
“Siamo totalmente contrari e lo voglio dire con chiarezza alla sola didattica a distanza per le superiori. Ci opporremo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Rtl 102.5 parlando dell’ordinanza della Regione Lombardia che prevede la didattica a distanza per le scuole superiori. “Non ha senso in questo momento, bisogna alternare didattica in presenza e a distanza così deve essere per tutti gli ordini di scuole – ha aggiunto -. In questa ordinanza della Regione Lombardia, uscita ieri un po’ in velocità, noi sindaci l’abbiamo vista ma eravamo concentrarci sul tema del coprifuoco.
Questa cosa ci è scappata e da quando ce ne siamo accorti ci stiamo opponendo tutti, oggi alle 13 incontreremo di nuovo in video il presidente Fontana”.