Lunedì 6 settembre i primi giovani italiani metteranno piede in classe, insieme a loro, nelle scuole dell’Alto Adige ci saranno insegnanti e collaboratori scolastici. È un nuovo inizio. Per non ricorrere, per il secondo anno di fila, alla didattica a distanza, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha predisposto un rientro il quanto più possibile in sicurezza. Come cambierà la scuola nei prossimi mesi? Un vademecum.
Presidi, docenti, amministrativi, bidelli: tutti devono essere il possesso del green pass, che sarà controllato su base quotidiana dai collaboratori scolastici tramite l’app “VerificaC19”. In seguito – dal 13 settembre – dovrebbe debuttare la piattaforma a disposizione delle segreterie tramite la quale sarà possibile controllare, ogni mattina, chi ha il pass valido e chi no.
Le mascherine saranno obbligatorie per tutti, tranne per i bambini di asili nido e materne e per gli studenti con disabilità. Resteranno aperte tutto l’anno, anche con il maltempo, le finestre. Contestata dai presidi l’ipotesi di eliminare le mascherine nelle classi al 100% immunizzate: “Non creare aule privilegiate”.
Gli ingressi saranno scaglionati. Si parte dalla fascia 8 – 8,30. Il secondo ingresso è previsto un’ora dopo. La misura serve a evitare assembramenti all’entrata e sui mezzi pubblici – che potranno essere pieni soltanto al massimo all’80%. Non tutte le regioni vi si sono adeguate: in Puglia, ad esempio, l’ingresso sarà unico.
Di conseguenza, lì dove l’ingresso è stato scaglionato le lezioni saranno di 50 o 55 minuti. Si punta a tornare ai 60 quanto prima. Al momento il 60% degli studenti vaccinabili è immunizzato.
Predisposti anche degli screening a campione, che saranno a carico delle amministrazioni regionali: cosa succederà in caso di positività al Covid? La durata del periodo di isolamento dipende da se si è vaccinati o no: i soggetti vaccinati dovranno restare in quarantena un minimo di 7 giorni, quindi ottenere il risultato negativo al test-Covid. Per i non vaccinati è previsto un isolamento di 10 giorni. È possibile inoltre rinunciare al test. In questo caso la quarantena dovrà durare però 14 giorni.