Sea Watch: indagata la capitana Carola Rackete

La capitana della Sea Watch3, Carola Rackete, è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, secondo quanto previsto dal codice della navigazione. L’iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Agrigento, è stata fatta dopo l’acquisizione dell’annotazione della Guardia di finanza.

Fonti della Farnesina confermano che a seguito del lavoro svolto – su istruzioni del ministro Enzo Moavero Milanesi, in stretta correlazione con la Commissione europea – Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri stati membri dell’Ue sono disponibili ad accogliere migranti imbarcati sulla nave Sea Watch.

Intanto un lungo colloquio si è svolto a margine del G20 tra il premier Giuseppe Conte e il collega olandese Mark Rutte, tutto dedicato alla vicenda della Sea Watch.

Il Governo italiano ha già compiuto un passo formale nei giorni scorsi con l’Ambasciatore all’Aja e punta a verificare eventuali omissioni da parte dei Paesi Bassi.

La nave della Ong, battente bandiera olandese, ha infatti deciso di forzare il divieto di ingresso, entrando nelle acque territoriali italiane e si trova ora al largo di Lampedusa con a bordo decine di migranti.

Il Governo italiano ha già compiuto un passo formale nei giorni scorsi con l’Ambasciatore all’Aja e punta a verificare eventuali omissioni da parte dei Paesi Bassi. Ieri sera evacuazione d’urgenza medica per uno dei migranti; fatto sbarcare dalla nave anche un minore che viaggiava con lui.

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