Seggiolini antiabbandono, ancora troppe incertezze

Tornano a far discutere, i seggiolini antiabbandono. Dopo una lunga attesa, infatti, il 7 novembre 2019 è entrato in vigore l’obbligo di utilizzo di “seggiolini smart”, che inviano un avviso al genitore (sonoro o una notifica su smartphone) nel caso in cui dimenticano il bambino all’interno dell’automobile.

Peccato, però, che l’iter della norma non sia stato così lineare come ci si sarebbe aspettato, vista la lunga attesa per la sua approvazione. Sin dall’inizio, infatti, è apparso chiaro che i dispositivi anti-abbandono conformi alle disposizioni di legge non sarebbero stati sufficienti per “coprire” l’intera domanda generata dal mercato interno. Il Ministero dei Trasporti è stato così costretto a rinviare di sei mesi le sanzioni, dando modo e tempo alle famiglie italiane di mettersi al passo con la normativa.

Gli intoppi, però, non sono di certo finiti qui. Anzi. La legge che introduce l’obbligo di seggiolini anti abbandono, infatti, prevede che gli acquirenti possano usufruire di un bonus di 30 euro per l’acquisto dei dispositivi, in modo da “partecipare” alla spesa e allegerire il carico economico sostenuto dalle famiglie. La legislazione, inoltre, prevedeva che entro 90 giorni dall’approvazione, il Ministero dei Trasporti avrebbe reso note modalità e tempi di erogazione dei contributi.

I 90 giorni sono passati senza che da Piazzale Porta Pia sia arrivata alcuna indicazione. Almeno per il momento. In seguito a un’interrogazione ministeriale dell’Onorevole Deborah Bergamini, vice presidente della Commissione Trasporti della Camera, il MIT ha fatto sapere che il Decreto è pronto e ha già ricevuto il nulla osta sia dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sia dal Garante per la Privacy.

La risposta è arrivata, come ricostruito dall’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, per bocca di Salvatore Margiotta, sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti. L’esponente del Governo ha spiegato quale sia stato l’iter seguito dal decreto ministeriale – ossia, passato prima per Viale XX Settembre e poi analizzato dal Garante – e ha chiarito che per la presentazione delle domande e l’erogazione del bonus seggiolini anti abbandono saranno riutilizzati software e piattaforme già impiegati dalla Pubblica Amministrazione.

I genitori che dovranno chiedere il bonus di 30 euro per l’acquisto di dispositivi anti abbandono, dunque, saranno chiamati a identificarsi tramite strumenti come lo SPID, mentre l’erogazione sarà curata da SOGEI e CONSAP. Insomma, nonostante ci si avvii verso i 100 giorni dall’entrata in vigore dall’obbligo, il decreto ministeriale dovrebbe essere pubblicato in una manciata di giorni.

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