Sempre più donne bevono vino e soprattutto ricoprono posizioni manageriali nelle imprese del settore. Lo rivelano i dati dell’associazione Le Donne del Vino, organizzazione presieduta da Daniela Mastroberardino che riunisce produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste e uffici stampa. Gli ultimi numeri disponibili confermano che quasi un terzo delle aziende vinicole italiane è guidato da donne.
L’analisi non riguarda soltanto le manager che ereditando le aziende di famiglia: la quasi totalità delle direzioni marketing e commerciale è gestita da donne. È in continua crescita pure il personale dedicato all’enoturismo. Per consacrare definitivamente la leadership femminile nell’agroalimentare, deve ancora crescere l’ammontare di dirigenti che ricoprono ruoli di amministratrici delegate, ancora troppo bassi e fermi al 12,3%.
In vigna e in cantina la presenza femminile è del 14%. Le donne guidano il 28% delle imprese agricole con vigneto o cantina, il 24,8% delle aziende commerciali di vendita al dettaglio e il 12,5% di quelle all’ingrosso. Le manager conducono il 26,5% delle 73.700 aziende italiane del vino, con una Sau (la superficie agricola utilizzabile) a conduzione femminile che produce il 28% del Pil agricolo italiano.
Tra le donne del vino, aumentano pure le wine influencer, sommelier, enologhe, esperte ed appassionate di nuove tecnologie che aprono ai maggiori consumi del pubblico femminile