Senato. Iannone (FdI): ‘Da De Luca accuse gravissime contro elezione La Russa. Invece di censurare minacce getta fango’

‘Sono gravissime le dichiarazioni del presidente De Luca, per il quale l’elezione a presidente del Senato di Ignazio La Russa sarebbe avvenuta comprando voti in cambio di incarichi di governo. Quanto detto, peraltro, è ancora più grave alla luce delle inquietanti minacce di cui proprio il presidente del Senato è stato oggetto nella notte. Piuttosto che esprimere solidarietà e censurare quanto accaduto, De Luca getta fango, mesta nel torbido lanciando accuse che meriterebbero una denuncia. Proprio lui pontifica su una politica senza moralità, dimenticando che in Campania le ‘transumanze’ e le pressioni sugli amministratori locali sono all’ordine del giorno. Un De Luca che dispensa buoni consigli ma che fornisce cattivi esempi, dimostrando che per lui valori quali la stima o il rispetto sono sconosciuti, e che quindi un’elezione può essere frutto soltanto del mercimonio e dello scambio di voti. Peraltro da chi consigliava ai propri candidati di offrire fritture di pesce cosa ci si poteva aspettare? L’ennesima conferma del livello infimo di chi guida la Regione Campania e di chi dovrebbe rappresentare i campani’, dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, commissario regionale di FdI in Campania.

In realtà, a parte ignobili accuse deluchiane, non è importante sapere chi, come e perché, abbia votato Ignazio La Russa.  Non é importante il dettaglio di superficie. La destra ha mutato ‘forma’ trovando  una leader forte e riconosciuta che ha mutato  a suo favore i rapporti di forza dentro la coalizione. Il che spiega, vero dato politico,  la presidenza La Russa  è un traguardo storico per la destra italiana, che azzera  il  grave errore commesso da Berlusconi. Questo  conferma  le capacità di Giorgia Meloni nelle relazioni parlamentari che hanno reso ininfluente lo strappo di un pezzo di maggioranza. Forza Italia  si  è di fatto  esclusa  da  un importante risultato per tutto il centrodestra visto che  almeno un senatore su cinque dell’opposizione ha votato per La Russa. Una sola  cosa é certa: la Meloni ha una credibilità che sa spendere anche ‘di là’ della coalizione e La Russa é benvoluto anche dagli ‘avversari’.

Sul piano istituzionale il voto ha prodotto il ‘registro’ che adotterà Ignazio La Russa. Nel suo discorso d’insediamento ha chiarito che non sarà un presidente della maggioranza, su modello americano. Ma non sarà neppure uno speaker neutro, modello Westminster. Sarà presidente di garanzia, ma anche di dialogo tra la coalizione e le opposizioni. Un ruolo per metà politico e per metà istituzionale. É l’habitus di La Russa : nessuno più di lui ha l’estetica e le caratteristiche per quel ruolo. La Meloni ha puntato i piedi per averlo lì ed ha fatto bene. La Russa  coltiverà un buon rapporto con le minoranze tornando  utile al centrodestra.

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