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Il governo non subirà alcun scossone dalla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset in cui è imputato Silvio Berlusconi già condannato a conferma dei 4 anni di reclusione e dei 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Da Atene, il presidente del consiglio, Enrico Letta, in visita di Stato dal suo omologo Samaras, continua a spargere rassicurazioni. “Sono assolutamente tranquillo nel lavoro che sto facendo e sono convinto che la situazione sia molto più stabile di come viene presentata normalmente quando si pensa alla sentenza di domani. Non penso che ci saranno terremoti”. “Sono sempre stato sulla linea – ha aggiunto il premier – per cui non si commentano le sentenze e certo non cambio linea a 24 ore da quella attesa per domani”. E da Atene annuncia che “l’Italia è fortemente orientata a processi di liberalizzazioni e presenteremo in autunno un piano di liberalizzazioni. L’Europa è nata qui – ha detto – è andata in crisi qui e risorgerà qui. Proprio l’occasione delle due presidenze greca e italiana è l’occasione per dimostrare che il futuro dell’Europa è in due grandi paesi del passato proiettati nel futuro. Sono per dire parole forti di incoraggiamento nei confronti della Grecia, affinché esca dalla crisi. È importante prendere i provvedimenti concreti che il governo ha fatto, come incoraggiamento e segnale di fiducia per il futuro”. “L’Italia – ha proseguito Letta – sarà al fianco della Grecia per evitare altre crisi, per evitare che il rispetto degli impegni che la Grecia ha assunto venga mantenuto, ma seguito da segnali positivi nella pubblica opinione. I sacrifici non sono fini a se stessi. Non sono l’obiettivo: sono uno strumento per rimettere a posto i conti e arrivare alla terra promessa della stabilità. L’Ue ha bisogno di una svolta, che auspichiamo e per la quale ci impegneremo con tutte le nostre forze. La crisi sarebbe stata diversa – ha concluso il presidente del consiglio – se l’atteggiamento europeo verso la Grecia sarebbe stato differente”.
