La struttura solidale di accoglienza al Rione Alto è stata Inaugurata dal Cardinale Crescenzio Sepe. È gestita dalla cooperativa sociale “Accoglienza Vincenziana” e all’Associazione “Giovani per San Vincenzo”
Napoli. Ha aperto i battenti a Cappella Cangiani, Rione Alto, l’attesa Casa per Senza Dimora, tra le iniziative significative che rientrano nell’attuazione del Progetto “La Chiesa che accoglie”, voluto in particolare modo dal Cardinale Crescenzio Sepe, a nome della Diocesi.
Realizzata in stretta collaborazione con i Padri Gesuiti, che hanno messo prontamente a disposizione in comodato d’uso l’immobile di Via Sant’Ignazio di Loyola 51 a Cappella Cangiani, la Casa partenopea ospita i senzatetto che ne fanno richiesta, fino a esaurimento delle disponibilitàSi tratta di un’opera di grande valore umano e sociale, ancora più in questo periodo d’emergenza per la pandemia, per offrire un rifugio sicuro ai tanti ultimi che sono presenti sul territorio napoletano e offrire loro una degna assistenza, nel rispetto dei principi cristiani. Innanzitutto della solidarietà e dell’amore verso il Prossimo più debole, come sottolineato dallo stesso Cardinale Sepe che ha benedetto la struttura e sottolineato la valenza dell’opera benefica: “… una casa ai più poveri tra i poveri perché sono quelli che più stanno soffrendo. In questo periodo dove l’invito a tutti è quello a restare a casa, infatti, i senzatetto non hanno casa e spesso non sanno dove andare. Abbiamo voluto questa struttura perché potessero stare in una casa nel rispetto delle norme, sottraendosi al pericolo di contagio. Dobbiamo essere vicini agli ultimi, i senza dimora non hanno casa ed è giusto quindi dare loro un tetto, adesso che ce n’è più bisogno”L’operazione benefica è stata realizzata in ossequio all’indirizzo sollecitato da Papa Francesco che, nei giorni scorsi rivolgendosi a tutti i fedeli ha chiesto di adoperarsi per una Chiesa dell’accoglienza, e di rivolgere le proprie energie in particolare modo verso chi ha maggiori necessità, come i senza fissa dimora, costretti in una condizione tremendaGli ospiti della Casa di accoglienza dei Padri Gesuiti si Cangiani, riceveranno in dotazione biancheria personale e da camera, l’abbigliamento necessario. Saranno assicurati, oltre all’alloggio, vitto e ogni assistenza possibile, inclusa quella sanitaria e anche l’animazione.
Nello specifico, in ogni situazione in maniera permanente fino a nuove indicazioni del Governo centrale e di quello regionale, nel rispetto delle direttive anti-Covid impartite, saranno osservate “rigorosamente tutte le disposizioni di prevenzione e sicurezza interpersonale impartite dalle Autorità Civili e dalla Conferenza Episcopale Italiana” viene precisato in una nota ufficiale dell’Arcidiocesi di Napoli.
La responsabilità gestionale e amministrativa della struttura è affidata alla Cooperativa sociale “Accoglienza Vincenziana”, nella persona di Suor Giovanna, e all’Associazione “Giovani per San Vincenzo”, in persona del suo presidente Luigi Carbone.
Per inoltrare le richieste di accoglienza, si ci può rivolgere al recapito telefonico: 3338411276, o rivolgersi all’Help Center, referente Antonio Barbato, al numero 081 205228 dal lunedì al venerdì, ore 9,30 – 16,00.
Teresa Lucianelli