Sequestrate 241.000 mascherine per ospedali di Parma e La Spezia

Con un’operazione chiamata “Safe breathing”, Guardia di finanza e Agenzia delle dogane hanno sequestrato a La Spezia oltre 240.000 mascherine non conformi destinate agli ospedali di Parma e La Spezia. Dopo una mirata analisi dei flussi di merci, attraverso documenti e banche dati, effettuata dal Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane della Spezia, personale della Finanza e delle Dogane ha effettuato un accesso presso una società importatrice di Santo Stefano Magra che aveva ottenuto un contratto di fornitura dall’Azienda Ospedaliera di Parma per la consegna – in diversi lotti – di 1.100.000 mascherine di tipo chirurgico e FFP2. Gli approfondimenti hanno fatto emergere che tutte le mascherine, sia di tipo chirurgico che filtranti di tipo FFP2, importate dalla società verificata, risultavano non conformi alle normative attualmente vigenti. All’atto della dichiarazione doganale l’importatore aveva presentato certificati di conformità rilasciati da enti non autorizzati: i prodotti oggetto di importazione non potevano quindi essere immessi nell’Unione Europea, non rispettando i requisiti di sicurezza e esponendo cosi ad un serio pericolo di contagio gli utilizzatori, costituiti in gran parte da operatori sanitari.

È scattato così il sequestro preventivo delle mascherine nel deposito dell’importatore, nonché di quelle già consegnate all’Ospedale di Parma e all’Ospedale della Spezia, che le aveva ricevute nel periodo di emergenza dal nosocomio emiliano. Il sistema di controllo degli ospedali interessati aveva individuato in tempo la non conformità delle mascherine, che quindi non sono mai state distribuite al personale sanitario. Nel corso dell’operazione, sono state inoltre individuate e sequestrate circa 120.000 mascherine presso il Cargo Village dell’Aeroporto di Pisa, parte dello stesso appalto e pronte ad essere destinate all’Ospedale di Parma. Nel complesso, l’operazione ha portato al sequestro di 241.216 mascherine, di cui 80.000 chirurgiche e 161.216 FFP2, non conformi e quindi non utilizzabili nel territorio dell’Unione Europea.

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