Rapito a scopo di estorsione mentre andava a scuola e liberato dai carabinieri dopo poche ore. E’ la drammatica disavventura vissuta da un 15enne di Palombara Sabina, piccolo centro alle porte di Roma, per il cui riscatto erano stati richiesti ai genitori 75mila euro. L’autore del sequestro, un 44 enne originario della cittadina laziale, avrebbe agito da solo, spinto dal bisogno di procurarsi denaro per fare fronte a debiti di gioco.
Il blitz per la liberazione del ragazzo è stato condotto dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e da quelli del Gruppo di Ostia e della Stazione di Palombara Sabina. Dopo il rapimento i genitori avevano ricevuto una serie di telefonate anonime con cui veniva richiesto il pagamento di un riscatto per ottenere la liberazione del figlio. Impauriti i coniugi si sono rivolti ai carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini per trovare il bambino.
La svolta si ha nel pomeriggio. I genitori del 15enne, sotto l’attenta regia degli uomini delle forze dell’ordine, hanno acconsentito ad incontrare i sequestratori per consegnare i 75mila euro pattuiti per il rilascio dell’adolescente. All’appuntamento si sono presentati i carabinieri che hanno liberato il ragazzo, segregato in un casolare di campagna e tenuto legato mani e piedi ad un pilastro di legno. Per il rapitore, armato di pistola e con il volto coperto da un passamontagna, non c’è stato nulla da fare e sono scattate le manette ai suoi polsi.