Secondo le statistiche del Report Calcio 2012 il deficit prodotto dal calcio professionistico italiano, è di 428 milioni di euro, e nel solo 2010-2011 sarebbe aumentato ‘solo’ del 23%, che tradotto in euro ammonta ad un aumento di 80 milioni circa. Per quanto riguarda invece l’apporto complessivo del calcio al fisco, nel solo 2009, è soltanto di un miliardo di euro. L’85% del totale, 875 milioni di euro, deriva dal contributo fiscale e previdenziale delle società professionistiche italiane, mentre i rimanenti 155 milioni di euro sono relativi al gettito erariale derivante dalle scommesse sul calcio. È in calo del 4% il numero complessivo di spettatori che ha assistito agli incontri dei campionati professionistici italiani nel 2010-2011. La serie A ha registrato un decremento del 2,4 %, la serie B del 3,2%, la 1/a divisione dell’11% e la 2/a del 19,9%. È questo uno dei dati che emergono nel ‘Report Calcio 2012’, il rapporto organico presentato questa mattina presso la sede dell’Abi a Roma, dai tre soggetti che hanno promosso lo studio, Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers sulla situazione economica del calcio. La percentuale di riempimento degli stadi utilizzati da squadre di serie A nelle partite di campionato, Coppa Italia e coppe europee è pari al 56%. La competizione che ha registrato la percentuale di riempimento maggiore è la Champions League (67%), seguita dalla Serie A (59%), Si registrano percentuali inferiori in Serie B (30%), 1/a divisione (26%) e 2/a divisione (20%).
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