La Juventus Football Club conquista il 28° scudetto della sua storia con una giornata d’anticipo. La vittoria dei bianconeri per 2-0 con il Cagliari sul neutro di Trieste e la contemporanea sconfitta del Milan nel derby con l’Inter (4-2) hanno portato il vantaggio della Vecchia Signora a +4 sui rossoneri in classifica con una sola partita da giocare. Uno scudetto che reca la firma di Antonio Conte alla prima esperienza su una panchina di alto livello. Sacrificio, corsa e soprattutto collettivo sono state le armi in più di questa Juventus. Nessun uomo simbolo, nessuna stella o giocatore in particolare che sono emersi dal gruppo messo insieme da Conte. Le scelte dell’allenatore bianconero hanno sempre pagato. Tutti i suoi calciatori hanno dato quasi sempre il massimo dall’inizio alla fine della stagione. La rinascita di Pirlo, la sicurezza di Chiellini e Buffon, la crescita di Marchisio e Vidal, la consacrazione di Vucinic. Solo per fare alcuni nomi. Ma anche i gol pesanti e decisivi del capitano Alessandro Del Piero, spesso e volentieri relegato in panchina ma mai una polemica e sempre sostenuto dai suoi tifosi. Ha vinto il gruppo, questo è un dato certo. Per la cronaca il 2-0 sul Cagliari è frutto del gol di Vucinic e dell’autorete di Canini. Partita comunque mai in discussione. A Milano invece è stato un bel derby, col vantaggio di Milito e il pareggio di Ibrahimovic su rigore (molto dubbio) alla fine del primo tempo. Fuochi d’artificio nella ripresa. Dopo quaranta secondi Ibra porta in vantaggio i rossoneri ma la reazione dei nerazzurri è travolgente. Il doppio rigore di Milito e il sigillo finale di Maicon hanno chiuso i giochi e fatto calare il sipario su questo campionato di calcio. La Juventus è campione d’Italia e i tifosi bianconeri, dopo 6 anni e dopo la bufera di calciopoli, possono tornare a festeggiare.
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