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Giornata di Serie A, all’insegna delle sorprese con le sconfitte maturate da parte di Juventus, Roma e Napoli, battute dall’Hellas a Verona, ed in casa per quanto riguarda giallorossi e partenopei da Bologna e Lecce.
La Juventus di Sarri non riesce più ad esprimere gioco; il tecnico toscano che era stato ingaggiato proprio per garantire un elevato tasso qualitativo agli bianconeri, nell’ossessiva ricerca della giocata ad effetto e dell’identità, sta perdendo ogni sembianza di quel fantastico possesso palla e manovra corale, chiamata “sarrismo” ai tempi del Napoli; segna solo Cristiano Ronaldo, perché è un fuoriclasse, ma mancano i gol degli altri attaccanti, infatti nel 2020 CR7 ha segnato 10 dei 13 gol bianconeri, un dato che spiega la caratura del fenomeno portoghese ma anche la carenza offensiva della squadra. Alla fine nemmeno lui è bastato contro l’Hellas Verona di Juric, che invece di gioco ne esprime tanto e spesso mette in difficoltà squadre sulla carta nettamente superiori, questa volta vince in rimonta contro la capolista, con le reti di Borini e Pazzini.
La prima vera crisi dell’era Fonseca è ufficialmente iniziata, a decretarne l’inizio è la sconfitta casalinga contro il Bologna, che meritatamente ha battuto i giallorossi, incapaci di creare gioco e rendersi pericolosi,se non con qualche giocata dell’eterno Dzeko. Mattatore della serata è stato Musa Barrow, che con una doppietta ha steso i giallorossi, contribuendo al risultato finale di 2-3.
Il Napoli ripiomba nel buio, i partenopei dopo le convincenti vittorie contro la Juventus al San Paolo e la vittoria di Marassi contro la Samp, affrontava l’agguerrito Lecce di Liverani, “partita trappola” come Gattuso, aveva dichiarato in conferenza pre-gara. Profetico il tecnico calabrese che infatti cade sotto i colpi di Lapadula, doppietta personale, e di Mancosu, autore di un eurogol su punizione, inutili le reti di Callejon e Milik.
La Lazio infine ottiene una vittoria pesantissima sul campo del Parma, miglior difesa casalinga del campionato, grazie alla rete di Caicedo, convalidata al VAR, e può guardare da interessatissima spettatrice il derby di Milano, anche in ottica scudetto, traguardo inpensabile ad inizio campionato, ma che certifica il grandissimo lavoro di Inzaghi in panchina, e della dirigenza biancoceleste.
Luigi Viscardi
