Emozioni a non finire all’Olimpico, nel primo anticipo dell’8a giornata di Serie A, nella partita tra Lazio e Atalanta. Dopo un primo tempo spettacolare dell’undici di Gasperini, che realizzano 3 gol in 14 minuti con Muriel (doppietta al 23′ e al 28′) e Gomez (37′) si passa ad un ‘suicidio’ calcistico. I biancocelesti riaprono la gara nel giro di 1′ nella ripresa (rigore di Immobile al 69′ e Correa al 70′) e completano la rimonta al 92′ con un altro rigore segnato da Immobile.
L’Atalanta con il pareggio di oggi manca la ghiotta occasione di agganciare anche se solo momentaneamente la Juve in vetta alla classifica. La Dea gioca un primo tempo esemplare, da manuale del calcio, dove non fa vedere la palla alla Lazio e va meritatamente al riposo in vantaggio di tre gol, che sarebbero anche potuti essere cinque. L’Atalanta nei primi quarantacinque minuti di gioco è stata perfetta: pressing alto, corsa sulle fasce e verticalizzazioni. Muriel e Gomez hanno completato l’opera portando i nerazzurri sul 3-0. Una partita sembrata finita perché la Lazio non sembrava essere in campo. Ma ecco che Inzaghi lascia negli spogliatoi i disastrosi Parolo e Marusic, gettando nella mischia Cataldi e Patric. Una doppia mossa azzeccata anche se Correa e Immobile, più tonici rispetto al primo tempo, non sembrano dare tanto fastidio all’estremo difensore di Gasperini. I bergamaschi controllano la partita e commettono l’errore di avere già in tasca i tre punti. La sveglia arriva al minuto 68′, quando Palomino pesta un piede a Immobile: calcio di rigore. Sul dischetto va Immobile che non sbaglia dagli undici metri.
Passa un minuto, l’attaccante anticipa l’argentino di testa e lancia Correa per il 2-3. Gara riaperta in un minuto. Gli ingressi di de Roon e Ilicic non danno effetti sperati: Gollini è costretto a fare gli straordinari su Luis Alberto e Correa. Sull’altro fronte Strakosha dice no a Gomez, poi Luiz Felipe salva su Malinovskyi evitando il poker. In pieno recupero de Roon atterra ancora Immobile in area e Rocchi assegna un altro rigore, contestato da Gasperini, come il primo penalty, a fine match. Gollini intercetta ma non può nulla. Finisce 3-3. L’Atalanta deve fare mea culpa per aver buttato al vento tre punti, mentre la Lazio respira ma non potrà, in futuro, giocare un primo tempo come quello visto contro la Dea.