Sorrisi per le calabresi. Applausi per loro, un po’ attesi e un po’ sorpresi. Copertina per Crotone e Reggina. Nell’ultimo turno del campionato cadetto, sono state loro a fare la voce grossa. Gli amaranto di Atzori, partiti con ambizioni di alta classifica nell’anno del centenario, si sono ritrovati impelagati nei bassifondi della classifica vivendo un momento di crisi. Proprio nel momento di maggiore difficoltà, c’è stato uno scatto d’orgoglio che ha permesso di ruggire contro l’Empoli, caduto al Granillo. Battere una squadra attrezzata nonché tra le maggiori accreditate per il salto di categoria, denota una forza intrinseca di un organico come quello calabrese ma è come se ci si portasse dietro i fantasmi di un recente passato poco entusiasmante. Come se si faticasse ad emergere da questa mediocrità. Invece, contro l’Empoli di Tavano e Maccarone, gli uomini di Atzori si sono imposti con merito, andando anche al di là di qualche errore arbitrale che poteva esasperare ulteriormente gli animi, già tesi di per sé. Gerardi aveva aperto le danze, poi Pucciarelli aveva ripristinato la parità ma, al 84’, quando ci si avviava alla fine, un guizzo di Foglio ha fatto esplodere di gioia la panchina amaranto, che tanto bramava questo successo. Tre punti che sono grasso che cola per la Reggina, chissà che non servano per rilanciarsi oltre che per rasserenare ambiente e squadra. Sicuramente, piegare l’Empoli rafforza l’autostima dei giocatori, certo la classifica non è ancora lusinghiera, ma se si pensa che ci si è messi il Pescara alle spalle e che poi si è in tanti divisi da pochi punti, allora davvero con un po’ di continuità si potrebbe fare un bel balzo in avanti. Chi questo balzo l’ha fatto dopo un inizio lento e arrancante, è stato il Crotone. Giusto esaltare la capolista Lanciano per l’impressionante avvio di campionato, ma tre punti dietro, solo tre punti, ci sono i pitagorici di mister Drago. Eppure, dopo le due sconfitte consecutive all’inizio, peraltro con il battesimo choc delle cinque sberle subite dal Siena, in pochi avrebbero scommesso che alla nona giornata, questo Crotone si sarebbe insediato così in alto. È un momento magico per questa squadra pazza, sì perché una che ha il secondo miglior attacco con 15 reti e la terza peggior difesa con 13 gol incassati (hanno fatto peggio solo Juve Stabia e Padova relegate negli ultimi due posti), non si può non dichiarare una squadra pazza. Però ora si sta procedendo con il vento in poppa, dopo essersi aggiudicata il derby proprio contro la Reggina, la compagine pitagorica ha espugnato anche il San Nicola di Bari certificando una intraprendenza e una brillantezza invidiabili in questo momento. L’entusiasmo monta in casa Crotone, è bello stare lassù in classifica, non si sa per quanto tempo, ma ora ci si gode il momento.