Dopo dieci gare di campionato il Lanciano è sempre primo. Un vero miracolo ? Le altre annaspano e tra le prime quattro c’è anche l’Avellino di Massimo Rastelli. Il Palermo, ieri, ha vinto a Siena ed è pronto all’assalto della prima piazza, L’Empoli di Sarri non demorde. Il Pescara è in crisi. 22 punti per il lanciano di Marco Baroni, una squadra che l’anno scorso ha agguantato la salvezza nelle ultime giornate. Sul volto di Gaetano Vastola c’è la chiave di volta. Il calciatore simbolo di una squadra che sta stupendo tutti con le sue vittorie. Di questo passo i rossoneri potrebbero emulare il Sassuolo con la prima, storica, promozione in massima serie. Assieme alla Roma i ragazzi di Baroni sono ancora imbattuti. Sei vittorie e quattro pareggi, un altro piccolo miracolo. Alle spalle della capolista ci sono Empoli, Cesena ed Avellino. Si, l’Avellino che è una neopromossa. Un campionato cosi bello ed avvincente proprio non possiamo perdercelo e le premesse ci sono tutte. Una analisi sui biancoverdi, cinque vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Una contro il lanciano e l’altra a Siena due giornate fa. i Lupi mancano dalla massima serie da più di trent’anni, dieci stagioni consecutive, un record per una provinciale mai battuto. Scopriamo meglio la compagine di Massimo Rastelli: l’Avellino non è solo ordine e organizzazione. All’occorrenza sa anche divertire. E sabato a farne le spese è stato il Carpi. La squadra di Vecchi era scesa in Irpina forte della vittoria contro il Novara ed è tornata in Emilia con 4 gol sul groppone. Merito soprattutto della linea offensiva biancoverde. Già,la riscossa post- Siena è partita proprio dall’attacco,il reparto che più aveva stentato in questo inizio di stagione. Prima della sfida contro il Carpi, l’Avellino aveva realizzato appena 8 gol in 9 partite. Contro la matricola emiliana invece ne ha messi a segno 4. Praticamente la metà. E non a caso 3 dei gol realizzati vengono proprio dall’attacco. Non stupisce quindi che l’eroe di giornata sia stato un attaccante: il bulgaro Galabinov, autore di una doppietta che ha spianato la strada al successo dei suoi compagni. Di pregevole fattura il primo gol ,con sterzata a eludere l’intervento dei centrali del Carpi, da opportunista il secondo. Non sarà elegante, forse anche un po’ troppo legnoso, ma il lungagnone bulgaro vede benissimo la porta e con questi due gol si è scrollato di dosso l’etichetta di oggetto misterioso che lo aveva accompagnato in questi primi due mesi di permanenza alla corte di Rastelli. Si è sbloccato anche Soncin. Certo, l’ex Ascoli si è fatto attendere, ma ne è valsa la pena. Anche perchè il suo gol con destro a giro sul secondo palo ha deliziato la platea e spento le ultime speranze degli ospiti. In un campionato lungo e logorante come quello cadetto, l’Avellino non può prescindere dal contributo delle riserve. Soprattutto se sono di lusso come Soncin Non ha segnato, ma ancora una volta è stato uno dei migliori in campo. Sì, perchè Gigi Castaldo è entrato direttamente e indirettamente in quasi tutte le azioni da gol. Determinante come sempre, pur senza segnare. E non a caso Rastelli non se ne priva mai. L”attaccante di Giugliano infatti è sceso in campo sempre in queste prime dieci giornate. E martedì prossimo toccherà ancora a lui guidare l’attacco irpino contro il Cittadella.
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