Dopo il sole la tempesta. Quella avvenuta tra il Cavaliere e Michele Santoro è stata una vera e propria lite, intervallata da strette di mano, sorrisi e battute ironiche. A scatenare gli ‘ormoni’ dei due, sono state: la polemica sull’Imu, voluta da Monti e che il Pdl ha votato solo per responsabilità e lo scontro su Travaglio. C’è mancato poco che i due arrivassero alle mani, sulle cause di diffamazione del giornalista, elencate in una ‘letterina’ dall’ex premier. Ai punti, però, il Cavaliere ne esce vincente e non certo come un toro incornato. Un fuori programma che fa imbestialire Michele Santoro che attacca urlando ‘Vergogna!’. E ‘Servizio Pubblico’ si trasforma, verso il finale, in un vero e proprio scontro tra i due, senza esclusioni di colpi. Sono la crisi e l’arrivo del governo Monti i primi temi su cui Santoro chiede risposte al Cavaliere: “La politica austera ha portato la recessione ed il calo dei consumi” è la premessa dell’ex capo del governo che poi alza subito il livello dei toni puntando dritto contro il prof: “La crisi non è colpa mia – precisa – e l’esecutivo dei professori l’ha curata male”. L’affondo diventa più duro quando, rivolto proprio al conduttore, Berlusconi aggiunge: “Diciamoci la verità i professori si sono montati la testa”. Anzi “Monti è una testa dura” che “non è stato possibile convincere”. Quindi per Silvio Berlusconi, l’arrivo di Monti è stato un vero e proprio “diluvio universale”, con il premier di un governo che si è spostato sempre di più sulle posizioni “della sinistra, la Cgil e la Fiom”. Parole che stuzzicano l’ironia di Santoro che prontamente gli domanda se lui si senta “Noé pronto a tornare sulla terra con tutti gli animali”. Immediata la risposta dell’ ex capo del governo, non si lascia intimidire e controreplica “Santoro ma lei dove si è laureato? Alle serali?”. Non sembrava un ‘colloquio’ tra due uomini adulti ma un battibecco tra due adolescenti su chi ‘avesse ragione e chi torto’. Dopo lo scontro il ‘padre delle olgettine’ non perde di vista il suo reale obiettivo e sfodera ancora una volta il suo ‘appello’ ai telespettatori e a tutti i votanti: “Votate tutti per me che è la cosa migliore altrimenti il rischio è di avere ancora anni di lacrime e sangue”.
Sul finale, Berlusconi evidentemente soddisfatto della prova televisiva, ha ironizzato: “Avevano fatto scommesse che sarei andato via, che mi sarei alzato, invece le abbiamo vinto tutte noi le scommesse”. Grande sorriso stampato sul viso ha poi concluso: “Santoro, bravo!”. Stretta di mano, pacca amichevole sul braccio di Santoro, prima delle vignette di Vauro e un fuori onda quasi voluto rivolgendosi al pubblico: “Ragazzi, non fatevi infinocchiare”.