PRESENTATA A ROMA LA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO:LO CHEF FRANCESCO APREDA DEL RISTORANTE IMAGO DELL’HOTEL HASSLER, PROTAGONISTA DELLA PRESENTAZIONE DELLA TERZA EDIZIONE, IN QUALITA’ DI AMBASCIATORE DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO E RAPPRESENTANTE DEGLI CHEF ITALIANI
Roma, il 14 novembre 2018, si è svolta la presentazione della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, alle Officine Farneto, che mira a promuovere l’agroalimentare e l’alta cucina italiana di qualità portando avanti segni distintivi come la sostenibilità, la cultura gastronomica, la sicurezza alimentare e l’identità del territorio. Gli assi portanti di questa attività sono quelli della promozione della dieta mediterranea e dei suoi ingredienti.
La Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Emanuela Claudia Del Re e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio, hanno preso parte alla presentazione dell’ evento che si svolgerà in 110 Paesi, per celebrare e promuovere come ogni anno le eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo, con oltre 1300 eventi dedicati al cibo e al vino Made in Italy.
Conferenze, degustazioni, cene di gala, corsi di cucina, concerti e mostre animeranno le attività organizzate dalla rete diplomatica in collaborazione con Camere di commercio, università, accademie e scuole di cucina, associazioni di categoria, reti dei ristoranti italiani certificati, per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze della nostra tradizione culinaria, quale segno distintivo dell’identità e della cultura italiana, e incrementare le esportazioni e il turismo enogastronomico.
La Terza edizione della Settimana della Cucina si propone di incentivare in particolar modo la promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti; la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in riferimento al 2018 Anno del Cibo e in collegamento con le celebrazioni dei Centenari Rossiniani, in occasione del 150° anniversario della morte del compositore, noto gastronomo e appassionato di cucina. La settimana vedrà anche la promozione dell’iniziativa “Pasta Pesto Day”, nell’ambito del quale i ristoranti di tutto il mondo saranno impegnati in una gara di solidarietà a favore del Comune di Genova; e prevede la promozione delle attività di formazione, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali e, infine, la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio intervenuto all’evento di presentazione ha commentato : “La valorizzazione del Sistema Italia passa per la tavola, con l’agroalimentare che è componente essenziale del brand Made in Italy. I cuochi sono ambasciatori della nostra tradizione e capacità di innovazione, ma vanno promosse collaborazioni con cuochi locali per far sì che il made in Italy sia a tavola. Negli ultimi dieci anni – ha sottolineato Centinaio – il valore dei cibi e del vino esportati è aumentato dell’80%. Ma la politica ha capito troppo tardi il valore della promozione integrata, ora la facciamo anche con l’accorpamento al Mipaaft del turismo. E lo facciamo con i privati, e quando si lavora insieme non ce n’è per nessuno”.
Mentre il viceministro Del Re ha sottolineato: “L’agroalimentare vale 220 miliardi di euro ed è in grado – ha detto la vice ministro per gli Affari Esteri con delega alla Cooperazione Emanuela Claudia Del Re – di rispondere con i primati sul biologico e le eccellenze Dop al mondo che cambia e alle evoluzioni della domanda alimentare. Aver dedicato a Settimana alla promozione della dieta mediterranea significa anche tutelare uno sviluppo sostenibile e la solidarietà”.
A rappresentare gli chef italiani è stato chiamato Francesco Apreda, chef stellato dell’ Imago all’ Hassler, che intervistato sulla sua partecipazione alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ha raccontato: “Sono italiano e mi sento un privilegiato a svolgere questo lavoro in un paese che vanta una cultura gastronomica incredibile e un paniere di ingredienti meravigliosi. Questo mi spinge a voler far conoscere la cucina italiana all’estero in tutte le sue sfaccettature. Grazie all’Hotel Hassler e a Roberto Wirth, Proprietario e GM, fin da giovane ho iniziato a viaggiare in tutto il mondo e ho potuto vedere la mia terra anche con gli occhi dello straniero: mi entusiasmava veder brillare i loro occhi quando raccontavo loro le nostre bellezze anche attraverso il cibo. Sono cresciuto con la cultura della Dieta Mediterranea, mio padre era di Sorrento, e sentivo ogni giorno i profumi dei limoni, della pasta di Gragnano e del pomodoro: per questo mi sento di dire che oggi dobbiamo soffermarci di più a verificare la provenienza dei prodotti e a dare risalto e valore a quelli del nostro territorio. Sono felice che anche le istituzioni abbiano sposato questo progetto di valorizzazione dei cibi italiani a livello internazionale. Per questo sono molto fiero che a breve sarò ospite in India ad occuparmi, per conto dell’Hassler di un grande evento dove porterò sapori e profumi della cucina italiana.”Anche Roberto Wirth proprietario e Direttore Generale dell’Hotel Hassler ha rilasciato una dichiarazione:”Sono stato il primo in Italia a comprendere fino in fondo l’importanza delle contaminazioni tra culture gastronomiche di paesi anche molto lontani tra loro, per questo mandai Francesco Apreda a vivere una lunga esperienza in Giappone per completare la sua formazione. Ora, dopo oltre dieci anni dalla creazione del ristorante Imago, Francesco è l’nterprete perfetto della cucina italiana radicata nella tradizione che sa utilizzare ogni ingrediente. Essere stati chiamati come rappresentanti della cucina italiana nel mondo arriva al momento giusto, alla vigilia del 125° anniversario dalla nascita dell’Hotel Hassler. Da quando, giovanissimo sono partito per gli Usa pieno di sogni e di voglia di riuscire, ho sempre pensato che non esistesse altra strada oltre quella d’eccellenza. L’Imàgo è un ristorante dove il mio tocco personale – racconta Roberto E. Wirth – si è rivelato essenziale. Così è stato anche nel momento in cui ho deciso di trasformare in ristorante gourmet il locale che mio padre, Oscar Wirth, decise di creare nel 1956, in occasione della totale ricostruzione della struttura dopo la guerra: il Roof Top dell’Hotel Hassler fu il primo ristorante con panorama mozzafiato sulla città, anticipando così la tendenza internazionale a utilizzare le terrazze per la ristorazione dato che in precedenza i ristoranti venivano posti solo al piano strada. Ho desiderato e realizzato un locale unico, che fosse di stampo internazionale ma che avesse un fascino particolare e irripetibile, riconosciuto come una delle meraviglie di Roma: il luogo irrinunciabile ove trascorrere una serata indimenticabile. Così nasce “Imàgo” che rappresenta la mia visione, il mio sogno. Sono quindi felice che a Imàgo venga riconosciuto un posto ai massimi livelli della ristorazione italiana: insieme allo chef Francesco Apreda, che ho posto 11 anni fa alla guida del ristorante.”
Sono intervenuti inoltre alla presentazione svoltasi alle Officine Farneto: Anna Flavia Pascarelli, Dirigente Ufficio Agroalimentare ICE-Agenzia, Paolo Cuccia, Presidente del Gambero Rosso, Marialaura Bonaccio dell’ IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo NEUROMED, Carlo Molfetta, Campione Olimpico di Taekwondo e di Alessandro Circiello, della Federazione Italiana Cuochi.
Moderatore dell’evento Vincenzo de Luca, Direttore Generale per la promozione del Sistema Paese del MAECI.
In conclusione Rocco Pozzulo, Presidente della Federazione Italiana Cuochi, ha presentato il cooking show della Nazionale Italiana Cuochi in vista della Coppa del mondo di cucina e l’attore Edoardo Ferrario ha letto alcuni brani ispirati alla tradizione culinaria italiana.
Un ricco ventaglio di proposte, ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attende il pubblico. Tra tutte vi segnaliamo il giro del mondo con Gualtiero Marchesi, dedicato alla memoria del grande chef italiano scomparso, simbolo dell’alta cucina made in italy: che coinvolgerà migliaia di chef italiani che sono in partenza per tutti i continenti per rappresentare il TOP dell’ alta cucina italiana nel mondo. Carlo Cracco ad esempio andrà in India,la Federazione Italiana Cuochi e gli Ambasciatori del gusto, saranno col presidente Cristina Bowerman a Miami, e in giro per tutto il globo con i migliori pizzaioli e gelatai del panorama italico.
Ad accendere le polveri sarà New York, il 16 novembre, poi si proseguirà in Cina, a Hong Kong il 19 e a Beijing il 22, e si concluderà il 26, sempre di novembre, a Tokyo, in Giappone. Il 2019 prevede il ritorno in Europa della Settimana della Cucina Italiana con 4 tappe, tutte nel mese di febbraio: a Parigi il 4, a Londra l’11, a Berlino il 18 e a Mosca il 25.
Il 19 marzo 2019, anniversario della nascita di Marchesi e precisamente un anno dopo la serata di proiezione del film “Gualtiero Marchesi the Great Italian”, che sarà riproposto in tutti gli appuntamenti, si concluderà il tour dedicato a Marchesi.
L’appuntamento con la III° Settimana della Cucina Italiana nel mondo sarà dal 19 al 25 novembre.
Valentina Franci