Settore metalmeccanico al collasso, a marzo 10 milioni di cig

Metalmeccanici  a rischio lavoro nel 2013. Secondo le ultime stime, infatti, sono oltre 10 milioni le ore di cassa integrazione nel settore  metalmeccanico in Lombardia a marzo, con un incremento del 3,3%. Lo rende noto la Fiom-Cgil regionale in una nota in cui viene sottolineato il “grande aumento, rispetto al mese dell’anno scorso, delle ore di cassa per gli impiegati, pari a quasi 3 milioni, in crescita del 25% rispetto al marzo 2012”. In calo del 4,3% invece il dato degli operai, sceso a 7 milioni di ore. Considerando invece il periodo compreso tra aprile 2012 e marzo 2013 e l’analogo periodo precedente, l’aumento complessivo è stato del 6,15% a 98 milioni di ore. “Mese dopo mese – commenta il segretario generale della Fiom-Cgil della Lombardia Mirco Rota – la situazione diventa sempre più preoccupante, perché non c’è  solo il problema del rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, ma anche il fatto che aumenta in diverse situazioni l’uso della cassa ordinaria e straordinaria”. Per questo “servono provvedimenti immediati ed efficaci per intervenire con urgenza”, mentre “il recente provvedimento ministeriale che conferma la detassazione del lavoro straordinario è davvero inutile e dannoso e dimostra la non volontà di intervenire rispetto alla crisi e ai suoi effetti”. “Invece di detassare lo straordinario per pochi lavoratori – afferma il sindacalista – si deve distribuire il lavoro attraverso i contratti di solidarietà  per i tanti lavoratori travolti dalla crisi”. Una crisi che sembra destinata a durare ancora a lungo dato che “i segnali che ci arrivano da alcuni settori come l’indotto dell’auto, l’elettrodomestico e la siderurgia ci inducono a pensare che nei prossimi mesi ci saranno ancora problemi occupazionali”.

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