Nove milioni di processi arretrati. Ottantaquattro milioni di euro, solo per il 2011, di risarcimento danni per la durata dei processi. Situazione carceraria ‘angosciante’. All’appello mancano più di 1.300 magistrati. E’ questo il triste quadro della giustizia italiana tracciata dal Guardasigilli Paola Severino nella relazione alla Camera sullo stato della Giustizia. E l’inefficienza della Giustizia civile italiana è pari in termini economici all’1% del Pil. Che il sistema giudiziario italiano, sia penale che civile, fosse messo male questo era un dato, purtroppo, certo. Ma mai così ‘male’ come indicato dalla Severino.
9 milioni di processi arretrati e tempi biblici. “Forti preoccupazioni sia in ordine all’enorme mole dell’arretrato da smaltire che, al 30 giugno 2011, è pari a quasi nove milioni di processi (5,5 milioni per il civile e 3,4 per il penale)”. Ma a preoccupare anche la lentezza della giustizia. I tempi medi di definizione dei processi pari a 2.645 giorni nel civile e 1.753 nel penale.
Giustizia lumaca: risarcimenti costano 84 milioni. Il ministro della Giustizia è preoccupato per il ritardo nella definizione dei processi dinanzi alle Corti di appello, cioè di secondo grado. E questo significa aumento degli indennizzi, la Severino parla di “entità orami stratosferica e sempre crescente”, per una giustizia sempre più lumaca. Per i risarcimenti della legge Pinto, si è passati dai cinque milioni di euro del 2003, ai 40 milioni del 2008 per giungere ai circa 84 milioni del 2011.
Carceri: situazione angosciante. “La situazione delle carceri continua ad angosciare”. Così fotografo lo stato delle carceri il ministro della Giustizia Severino. Oltre 28 mila detenuti sono in attesa di giudizio e rappresentano il 42% dell’intera popolazione carceraria. “Un’altra anomalia tutta italiana”, sottolinea la Severino.
46 milioni di euro per ingiusta detenzione. Per ingiusta detenzione ed errore giudiziario nel solo 2011 lo Stato “ha subito un esborso pari ad oltre 46 milioni di euro”. In media ogni anno si celebrano 2.369 procedimenti per ingiusta detenzione o errore giudiziario.
Mediazione arrivata a quota 53mila. Un dato positivo nella giustizia italiana c’è e il ministro lo trova nel settore civile: c’è un trend in crescita “per quanto riguarda le cause definite con la mediazione”.La Severino ha osservato che nel primo semestre del 2011 le mediazioni iscritte a ruolo sono state 33.808 e a novembre il dato ha superato “la soglia delle 53 mila unità”. Dati ancora insufficienti ma che fanno respirare il comporto civile.
Eccessivo uso custodia cautelare. “Alla custodia cautelare si deve fare ricorso solo quando ogni altra alternativa è impraticabile e quando le circostanze lo richiedono”. Insomma per il ministro fino ad oggi c’è stato un eccessivo uso della custodia cautelare. “Sulla necessità che la delicata e complessa valutazione delle esigenze cautelari sia improntata a criteri di estrema prudenza – ha detto Severino – condivido le preoccupazioni pubblicamente manifestate dal primo presidente della Corte di Cassazione”.
2.000 uffici sono troppi. Tra i tanti mali che fanno della giustizia italiana, a volte, una non giustizia sono gli sprechi. “L’Italia non può più permettersi oltre 2.000 uffici giudiziari allocati in 3.000 edifici”. E’ la denuncia del ministro Guardasigilli, nella sua relazione al Parlamento sullo stato della giustizia. Insomma bisogna ridurre le spese. Il dato è stato ricordato con riferimento alla necessità di accorpare e ridurre le circoscrizioni giudiziarie per ridurre le spese di gestione e razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane esistenti, in progressivo decremento a causa del blocco delle assunzioni e del numero medio dei pensionamenti annuali (circa 1.200 unità). “Il decreto che taglia il numero dei tribunali prevede – ha precisato il ministro – l’accorpamento di diversi uffici (674) consentendo di recuperare 2.104 unità di personale amministrativo e di risparmiare, a regime, 28 milioni di euro l’anno”.
42 ispezioni e 14 inchieste su magistrati nel 2011. L’Ispettorato generale del Ministero della Giustizia, nel 2011, “ha eseguito 42 ispezioni ordinarie e 14 inchieste”. L’azione disciplinare è stata esercitata nei confronti di 46 magistrati per violazioni di vario tipo compreso il ritardo nel deposito delle motivazioni delle sentenze che, ha spiegato il ministro, “talvolta, hanno determinato inaccettabili scarcerazioni di pericolosi criminali per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare”. Sono stati inoltre, 234, le ispezioni ordinarie disposte dall’Ispettorato generale presso gli uffici giudiziari di ogni ordine e grado.
Minori in carcere: record di italiani. Anche nel 2011 si conferma “l’aumento generale della presenza di minori di nazionalità italiana, già iniziata negli anni immediatamente precedenti, anche nei servizi presidenziali, come i Centri di prima accoglienza e gli Istituti penali per i minorenni, che per molti anni hanno visto prevalere numericamente i minori stranieri”. Attualmente i minori stranieri con problemi penali provengono prevalentemente dall’Est europeo, soprattutto dalla Romania, e dal Nord Africa, soprattutto dal Marocco. In generale, i reati contestati ai minori sono quelli contro il patrimonio (60%) anche se “non sono trascurabili le violazioni delle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti (10%)”.
Carceri: Amnistia? Se Parlamento vuole la faccia. “L’aministia richiede una maggioranza qualificata, e se il Parlamento dovesse raggiungere un’intesa io e il governo non avremmo nulla da obiettare, come ho già detto in più occasioni”. Il ministro Paola Severino ha ribadito la sua posizione sull’amnistia in Aula alla Camera, nel suo intervento di replica dopo la relazione sullo stato della giustizia.
Italia quarta in Europa per litigiosità. Prima di noi ci sono Russia, Belgio e Lituania. Ma l’Italia non può esserne fiera perché si trova al quarto posto in Europa, su 38 Paesi censiti, per tasso di litigiosità. Nel nostro paese, sottolinea allarmata il ministro, c’è una domanda di giustizia “sovradimensionata nel confronto con le altre democrazie occidentali”.
Mancano 1.317 toghe. Se la giustizia in Italia non funziona è dovuto anche ad un organico insufficiente a gestire al mole di lavoro nei tribunali. Un dato, sottolineato, nella sua drammaticità dalla Severino. “Al momento risultano presenti in organico 8.834 magistrati togati, con una scopertura di 1.317 posti”. Una pianta organica, dunque, insufficiente. Il ministro, però, si è impegnata a “rimediare a questa situazione”e informa l’Aula che risultano completate le procedure per la nomina di 325 magistrati ordinari, vincitori del concorso a 350 posti banditi nel 2009. E’ poi in corso la correzione delle prove scritte di un ulteriore concorso a 360 posti, bandito nel 2010; altri 370 posti sono stati banditi nel settembre 2011 e le prove scritte sono previste a maggio del2012”
Severino: ci sono segnali positivi. Gli interventi messi a punto dal governo Monti per migliorare la situazione del sistema giustizia non sono ancora riusciti “a determinare una svolta positiva e strutturale nel sistema giudiziario italiano” ma “non mancano né‚ i segnali positivi, né‚ le potenzialità che consentono di prevedere un miglioramento concreto”. Lo ha detto il Guardasigilli Paola Severino, concludendo le sue comunicazioni al Parlamento sullo stato della giustizia. Per quanto riguarda il settore civile l’obiettivo è quello di “deflazionare i flussi di ingresso della domanda di giustizia” anche attraverso “metodi alternativi di definizione dei conflitti”. E’ necessario poi “garantire la specializzazione dei giudici” e “aggredire con decisione” la massa dell’arretrato con un “piano straordinario di smaltimento” e assicurare un iter più celere dei giudizi e la “prevedibilità delle decisioni”. Sul fronte penale, le priorità del Guardasigilli sono quelle di “assicurare condizioni di dignità ai detenuti”, velocizzare i processi, garantire ai magistrati “tutti gli strumenti anche tecnici ed informatici” assicurando però una “gestione più oculata e razionale della spesa”.
Mozione unitaria Pdl, Pd, Terzo Polo. La reazione della politica alla relazione del ministro della Giustizia, Paola Severino, sullo stato della Giustizia italiana sono state tutte positive. Tanto che è stata ‘vergata’ una mozione unitaria sulla relazione del Guardasigilli dai deputati del Pdl Enrico Costa, del Pd Donatella Ferranti, dell’Udc, Roberto Rao, di Fli, Angela Napoli e dell’Api, Pino Pisicchio. Nel testo si legge solamente: ascoltata la relazione del Guardasigilli si approva.