È la notte il momento ideale per Vittorio Sgarbi di intrufolarsi nei supermercati, come lui stesso racconta sul suo profilo TikTok. «Di solito non faccio la spesa – racconta il sottosegretario alla Cultura – ma quando vado al supermercato, ci vado sempre di notte». Momento ideale visto che all’una di notte, in quel supermercato a Caravaggio nella provincia di Bergamo, non c’era praticamente nessuno se non i commessi, visibilmente sorpresi che qualcuno fosse entrato e che soprattutto quel qualcuno fosse Sgarbi. L’obiettivo del critico d’arte era comprare un mango, ma l’incursione tra gli scaffali della frutta prende una piega del tutto inaspettata. E si trasforma in una sorta di spuntino notturno all’1.34. Nel reparto frutta alla fine vince una fetta di anguria: «Ah ma qui abbiamo il cocomero». Sgarbi cerca pane e formaggio e a quel punto diventa una colazione al tavolino nel supermercato. «C’è qualcosa di non convincente», dice Sgarbi divorando l’anguria. Ma alla fine nel suo piatto non resta nulla.
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