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E’ stato sgomberato il presidio umanitario di Baobab Experience a Roma, nei pressi della stazione Tiburtina. All’interno della tendopoli, prima che iniziassero le operazioni delle forze dell’ordine, c’erano circa 200 migranti. Polizia e Carabinieri hanno effettuato le identificazioni di rito e i migranti sprovvisti di documenti verranno portati all’ufficio immigrazione per il fotosegnalamento. Al temine delle operazioni l’area sarà bonificata e saranno rimosse le tende. Il presidio è stato circondato dai blindati, le forze di polizia hanno “sigillato” i punti di ingresso non consentendo a nessuno di entrare e uscire dall’insediamento.
Critiche all’operazione voluta dal comune di Roma arrivano dai vertici di Baobab Experience. “A questo punto un centinaio di persone rimarrà per strada. L’operazione era nell’aria ma in realtà noi avevamo un accordo con il Comune. Il Comune si era impegnato a ricollocare le persone accolte, parlava di 170 posti. In realtà a oggi solo 65 persone hanno trovato posto nei centri. Siamo senza parole”, dice Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience. Il campo è stato già sgombrato 22 volte “le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città. Temo che questa volta la chiusura sia definitiva”, conclude Costa.
Il Comune di Roma fa sapere che 75 migranti del presidio sono stati accolti nell’ultima settimana. Il personale della sala operativa sociale del Campidoglio, che da febbraio 2017 ha un presidio fisso nel campo alle spalle della Tiburtina, è ancora presente in zona e anche in via Patini, all’ufficio immigrazione della questura, per dare accoglienza ai migranti sgomberati.
“Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti”, dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
