Anche due ragazze casertane facevano parte della banda di ladri che ‘svaligiavano’ le abitazioni. Gli indagati oltre a rubare in abitazioni e negozi compivano in qualche caso anche delle estorsioni, il cosiddetto ‘cavallo di ritorno’. Qualche volta, infatti, dopo un furto proponevano alla vittima di rientrare in possesso dei propri beni in cambio di un pagamento di una tangente. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, sono scattate a dicembre dello scorso anno. La banda aveva come base proprio la cittadina casertana, poi con la complicità di cittadini italiani si spostava per commettere furti anche nel frusinate. Una delle ragazze era una parrucchiera a domicilio che, approfittando della di fiducia concessale da alcune clienti, ne approfittava per studiarne abitudini, accertare se fosse in possesso di beni per poi riferirlo ai suoi complici. Emblematica appare anche la presenza nel clan di un cantante neomelodico che ha dato ai complici albanesi la dritta giusta nel commettere un consistente furto presso l’abitazione della propria sorella. In casa della vittima infatti, c’erano 100mila euro che la donna conservava da tempo.