L’affondo gratuito di Roberto Vecchioni contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in diretta sulla televisione pubblica proprio non è andato giù al vicepremier Matteo Salvini, che ha voluto esprimere la propria opinione in merito alla vicenda tramite i social network.
Ospite di Massimo Gremellini, padrone di casa della trasmissione “Le Parole”, in onda su Rai Tre, il celebre cantautore lombardo ha approfittato della lavagna a sua disposizione per lanciare una stilettata nei confronti del titolare del dicastero della Pubblica istruzione.”A volte il nomen è un omen, no? Nomen omen…”, ha spiegato Vecchioni agli altri ospiti del programma mentre si avvicinava alla lavagna. “Se voi calcolate…”, ha proseguito il cantante, mentre scriveva qualcosa col gesso. “Val(e) di tara”, compare sulla scura superficie: qualcuno chiede dei chiarimenti sul significato della scritta. “Non è né un peso netto né uno lordo”, ha aggiunto il cantautore,”è quello che si butta via, cioè la ‘tara’”. “Però no, insomma…”, si affretta a replicare il conduttore della trasmissione, in evidente imbarazzo per l’inattesa uscita del suo ospite.”Sì”, controbatte uno sprezzante Vecchioni, per nulla intenzionato a fare marcia indietro, “questo me lo sono permesso io di dirlo”.
La replica di Salvini
Non si è fatta attendere la risposta da parte del governo, giunta per bocca del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Vecchioni, Vecchioni, che caduta di stile, per di più sulla tivù pubblica”, ha scritto infatti il vicepremier sulla propria pagina personale Twitter. “A sinistra sono sempre più nervosi e rabbiosi”, ha aggiunto in conclusione il segretario della Lega, “noi rispondiamo con sorriso e lavoro”.
L’episodio ha scatenato il web, tra sostenitori della posizione espressa dal cantautore e suoi detrattori. “Il Vecchioni cantante lo salvo, il Vecchioni insegnante lo avrei licenziato. La scuola non può essere veicolo di propaganda, ma di conoscenza”, commenta un utente. “Un altro che, come Guccini, si è rimbecillito in modo patetico, tifando maldestramente come un gufo impagliato per la “fu” sinistra, senza nemmeno accorgersi che oggi è lo schieramento dei peggiori vipponi conformisti e dei più cinici milionari. Che tristezza”, affonda un altro. “Vi dà fastidio che le persone esprimano liberamente le loro opinioni. Siete fatti così”, attacca invece un internauta.