Lo spettacolo è un compendio sull’umorismo che spazia da Petrolini a Campanile, da Flaiano a Marchesi, dove Santilli con la sua proverbiale verve da consumato “comedian” racconta portando all’attenzione del pubblico un’Italia di spessore, dove si coniuga leggerezza e profondità tra doppi sensi, acrobazie lessicali e calembour di qualità. Ma chi è l’umorista? Non è il comico la cui battuta è fine a sé stessa, ma è un fine osservatore della società da cui trae spunto per massime a aforismi dal risultato dolceamaro dello sberleffo di qualità.
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