Tra i sovrani dei quali è accertata la storicità, la Regina Elisabetta II è stata superata solo da Luigi XIV (72 anni e 110 giorni): ha regnato per 70 anni e 214 giorni.
Si è spenta oggi 8 settembre 2022, tenendo il mondo intero con il fiato sospeso: le prime indiscrezioni sono arrivate intorno a mezzogiorno, quando Buckingham Palace in un comunicato ufficiale ha dichiarato la preoccupazione dei medici circa lo stato di salute della Regina.
“Comfortable”, così la definiva il comunicato, forse per indicare uno stato di non sofferenza fisica. Ma ai più questo annuncio è risuonato come un campanello d’allarme. É prassi della Famiglia Reale, infatti, utilizzare una comunicazione laconica, limitata solo a situazioni di reale urgenza.
Pertanto il messaggio di Palazzo ha creato un clima di attesa e preoccupazione anche sui social, dove è iniziata una reazione a catena di post e tweet che dichiaravano la Regina defunta ancor prima di attestazioni ufficiali.
In particolare su Twitter, intorno alle 16:00 CET girava il tweet di una pagina fake “BBC Breaking News” recante la notizia della morte della sovrana.
Arriva solo alle ore 19:44 l’annuncio sul sito della Casa Reale:
«Queen Elizabeth II 1926 – 2022», si legge su uno sfondo nero.
Al di sotto di una foto della regina Elisabetta II l’annuncio: “La Regina è morta pacificamente a Balmoral, questo pomeriggio. Il Re e la Regina consorte rimarranno a Balmoral questa sera, e torneranno a Londra domani”.
I funerali, dei quali non ci sono ancora annunci ufficiali, saranno celebrati con molta probabilità a Westminster Abbey.
Tra 2020 e 2021, quando il mondo era invaso dal Covid e in un clima di scompiglio tra Brexit, Mexit e accuse di sessismo a Palazzo Reale, la Regina ha affrontato un momento molto doloroso, quello della morte del marito Filippo.
Anche in quella circostanza, aveva saputo dimostrare una composta mestizia ed una sobrietà negli atteggiamenti che l’hanno resa iconica per il mondo intero.
La sovrana che non ha mai rilasciato un’intervista in vita sua, aveva promesso da giovane completa dedizione al Regno, garantendo sempre il rispetto delle istituzioni, e lo ha dimostrato anche in occasione del Giubileo di Platino, la celebrazione del 70º anniversario dell’ascesa al trono della regina Elisabetta II del Regno Unito, avvenuta il 6 febbraio 1952.
Oggi 8 settembre prende il nome di “D-Day”, secondo il protocollo “London Bridge” contenente le regole da seguire in caso di morte della Regina: è il primo dei dieci giorni di lutto nazionale, al termine dei quali si celebreranno le esequie solenni.
Le succederà Carlo III, l’erede al trono più anziano e più preparato d’Inghilterra, che domani parlerà ufficialmente per la prima volta.
Le voci dicono che occorrerà aspettare almeno un anno per la sua incoronazione e si pensa che il suo regno avrà un’impronta più snella e meno sfarzosa.