Sei rifugiati siriani, due bambini di uno e due anni, un 12enne e tre adulti sono morti su un barcone di ‘fame e di sete’. La denuncia arriva dall’Unhcr, sottolineando che lo staff dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati sta assistendo i 26 sopravvissuti sbarcati a Pozzallo, molti dei quali “presentano condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni”.
Le vittime e i sopravvissuti si trovavano su un barcone alla deriva da diversi giorni nel Mediterraneo centrale, prima di essere soccorsi da una nave della Guardia Costiera italiana.
E’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il presunto scafista, di nazionalita’ turca, che avrebbe condotto la piccola imbarcazione con a bordo 34 persone (28 i superstiti) partita dalla Turchia e diretta in Italia.
“Caterina Chinnici, Letta, Fratoianni, ma anche Bonino e Conte vengano con me a Pozzallo, frontiera insanguinata della Sicilia e dell’Europa. Sei morti, donne e bambini, a cui dobbiamo, almeno, un tardivo gesto di accoglienza e di amore. La linea di demarcazione resta sempre la stessa, a prescindere da campagne elettorali e schieramenti: umanità contro barbarie.”, dichiara Claudio Fava.