Sicilia Jazz Festival 2022 al jazzvillage

Il Sicilia Jazz Festival continua la sua carrellata di concerti, masterclass ed incontri culturali. Il 25 giugno un cartellone ricchissimo e fitto di incontri. La giornata di sabato 25 giugno, nello spazio del JazzVillage, sarà animata già a partire dalle ore 11.00 al Jazz Club nel Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, dalla Masterclass della Concertgebouw Jazz Orchestra inserita nell’off del Festival Incontri al Jazz Club, organizzati dal Centro Studi del Brass Group diretto dal professore Domenico Cogliandro, a cui potranno partecipare gratuitamente sia giovani che il pubblico di ogni età. Nel pomeriggio, dalle ore 18.00 il pubblico avrà l’imbarazzo della scelta su dove poter ascolta tanta bella musica jazz seguendo un percorso nel centro storico della città dal Real Teatro Santa Cecilia, al Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo sino a giungere a Palazzo Chiaramente Steri. La giornata continua sino a tarda serata, alle ore 21.30 in scena al Teatro di Verdura, la voce soul e emotivamente intensa di Jarah Jane Morris e l’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Gabriele Comeglio. I concerti al Teatro di verdura sono presentate da un madrina d’eccezione, Carmen Avellone, la nota cantante e docente di classe jazz della Scuola Popolare del Brass Group, nonché una delle cinque Ladies, gruppo che negli ultimi anni ha spopolato in tutta la Sicilia.

Il Festival, organizzato dalla Regione Siciliana – Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, il cui coordinamento artistico è affidato alla Fondazione The Brass Group, istituita con legge del 1° febbraio 2006, n. 5, si avvale della preziosa collaborazione del Comune di Palermo, dell’Università di Palermo, delle produzioni originali del Brass Group e degli apporti dei Dipartimenti jazz dei Conservatori “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e dell’Istituto superiore di studi di musica “Vincenzo Bellini” di Catania. L’obiettivo è di coinvolgere in una concreta sinergia strutturale le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.

I concerti del 25 giugno

Il Sicilia Jazz Festival 2022 continua regalando note in jazz e soul agli appassionati, ai turisti, giovani e curiosi. Intenso ed accattivante il programma del JazzVillage del 25 giugno. Il sipario si aprirà inizialmente al Teatro Santa Cecilia, alle ore 18.00 con Carlo Butera che si esibirà con il concerto Jazz Manouche Trio, alle ore 2.:00 sarà la volta di Gianni Gebbia and Mederic Collignon Quartet con l’omaggio a Sidney Bechet per finire alle ore 22.00 in scena Alessandra Bertolino con SefarJazz. Al Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, ore 18.30 il testimone passa ad Antonella Leotta Quartet con Jazz standards, mentre alle 19.30 il secondo appuntamento della iniziativa culturale Incontri al Jazz Club, Incontri al Jazz Club allo Spasimo Dal suono all’immagine con Arturo Di Vita, Rosanna Minafò e Norman Vitale, si continua ore 20.30 con Vincenzo Palermo project con Rio Bahia Afro Brasil – Viaggio in Brasile per concludere alle ore 22.30 con Paolo Sorge Quartet in Mirroring. Il viaggio in musica continua a Palazzo Chiaramonte Steri alle ore 19:30 con la partecipazione di una delle più rinomate Orchestre jazz a livello internazionale, la Concertgebouwn Jazz Orchestra, con la rinomata artista olandese Trijntje Oosterhuis. In questa occasione verrà presentato in anteprima mondiale un nuovo repertorio dedicato a Frank Sinatra che è senza dubbio il più grande cantante jazz e crooner del 20° secolo. Le collaborazioni di Sinatra con big band come Tcommy Dorsey, Count Basie e Nelson Riddle sono stati i momenti salienti della sua carriera e hanno segnato il suo suono riconoscibile. La cantante olandese Trijntje Oosterhuis si unisce in una armonia perfetta con la Concertgebouw Jazz Orchestra e porta in scena classici come Fly Me To The Moon e The Lady is a Tramp con nuovi arrangiamenti. Trijntje interpreta il suono tipico di Sinatra a modo suo e da una prospettiva femminile. Particolare attenzione è rivolta ai suoi lavori meno conosciuti come In The Wee Small Hours of the Morning, Mack the Knife e You Make Me Feel So Young. Si continua, alle ore 21.30 in un altro sito storico prezioso di Palermo, il Teatro di Verdura. Nel magico teatro palermitano nella zona ai Colli, il sipario si aprirà con lo spettacolo della cantante internazionale Jarah Jane Morris e l’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Gabriele Comeglio. L’eclatante estensione vocale (ben quattro ottave), il timbro scurissimo e la passionalità del tratto interpretativo fanno di Sarah Jane Morris una delle figure più emozionanti del panorama musicale europeo. Dopo aver segnato la stagione aurea del pop a fianco di artisti come Communards, Eurythmics, Astrud Gilberto, Simply Red ed altri (in coppia con Riccardo Cocciante vinse anche il festival di Sanremo del 1991), la rossa cantante britannica da tempo privilegia un repertorio di notevole spessore, tra jazz, blues, soul, funky e rhythm’n’blues, che ne esalta le doti interpretative. A dirigerla in una magnifica selezione di standard del jazz e classici di Van Morrison e Burt Bacharach è l’esperta bacchetta di Gabriele Comeglio, apprezzato anche come sassofonista, arrangiatore e compositore (sue le sigle di trasmissioni televisive come “Quelli che il calcio”, “La Domenica Sportiva” e “Che tempo che fa”).

L’ Installazione Urbana

Altra peculiarità del Sicilia Jazz Festival è la realizzazione di una Installazione Urbana, un monumento en plein air ideato e progettato dall’architetto Laura Galvano dell’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo che quest’anno si è avvalsa della collaborazione del fotografo ufficiale del Brass Group Arturo di Vita e del coordinamento editoriale di Rosanna Minafò. Il tutto si snoderà lungo il Vicolo Valguarnera, la Via Canta Vespri e le Piazze Croce dei Vespri e Teatro Santa Cecilia, costeggiando, in vario modo Palazzo Gangi di Valguarnera, il Teatro Santa Cecilia. Lungo il percorso al JazzVillage si potranno ammirare le fotografie di Arturo Di Vita in dimensioni grandissime con le immagini di artisti internazionali che si sono esibiti al Brass Group, quelle dei big del Sicilia Jazz Festival 2021, dell’Orchestra Jazz Siciliana con i direttori Domenico Riina, Antonio Pedone e Vito Giordano. Ed infine una ultima zona dedicata alle Donne del Jazz per le Donne dell’Ukraina. Queste sono tutte foto di artiste che nell’arco degli anni si sono esibite al Brass. La tematica infatti di quest’anno è proprio dedicata al JAZZ come strumento e linguaggio universale di libertà compreso a livello internazionale, senza confini, una libertà sociale e quindi di pace e di unione dei popoli. Le immagini su tela saranno esposte tra gli edifici del quartiere secolare di Palermo, come una teoria di lenzuola sotto il sole trasportate dal vento. L’artificio urbano, così considerato, connotando l’anima popolare dei quartieri siciliani e della stessa musica jazz, perchè la musica non ha confini, le note giungono in ogni luogo, anche per confortare, per far gioie e rendere ogni dimensione piena di passione e amore.

L’evento nell’evento: gli Incontri al Jazz Club

Il Sicilia Jazz Festival non è solamente musica ma è intento degli organizzatori realizzare un focus su alcuni momenti letterari e culturali denominati Incontri al Jazz Club. Un evento nell’evento curato dal Centro Studi del Brass Group, diretto da Domenico Cogliandro, a cui ha collaborato anche Rosanna Minafò. All’interno del Complesso Santa Maria dello Spasimo verranno realizzati ben otto incontri ed una masterclass con la Concertgebouw Jazz Orchestra che si terrà alle ore 11.00 del 25 giugno. Nella intensa scaletta del SJF, gli Incontri al Jazz Club si terranno alle ore 19.30. L’idea è quella di creare dei momenti dedicati alla letteratura, arte fotografica e video, creando degli incontri dedicati e tematici rivolti al pubblico presente che verrà direttamente coinvolto nella interazione con scrittori, musicisti ed esperti del settore del mondo della musica Jazz proprio perchè il jazz è un linguaggio universale nella sua identità di improvvisazione. Tra coloro che presenteranno i loro libri ci saranno giornalisti e scrittori nazionali del settore jazzistico come Alceste Ayroldi di Musica Jazz, Gerlando Gatto di A proposito di Jazz, Leonardo Lodato caporedattore cultura e spettacoli de La Sicilia, Santo Piazzete noto romanziere che pubblica per la casa editrice Sellerio e tanti altri ancora. Il 25 giugno alle ore 19.30 verrà presentato l’incontro Dal suono all’immagine con Arturo Di Vita, Rosanna Minafò e Norman Vitale. L’esperienza audiovisiva del Sicilia Jazz Festival. Un festival rappresenta una kermesse di artisti che si succedono, e lo scorso anno si sono susseguiti, con una certa cadenza oraria su palchi diversi, proponendo un’offerta varia per pubblici differenti. Il SJF 2021 ha rappresentato certamente una novità nel cartellone degli eventi isolani e nazionali, mescolando linguaggi musicali – tra melting pot e mainstream – sotto l’egida di un modello che ha rappresentato la novità delle esperienze musicali del XX secolo: il jazz. Ma è stato anche un Festival raccontato da soggetti differenti, per esperienza e visibilità, per qualità della narrazione e personalità. Questo incontro intende ricucire la relazione con il SJF 2021, evidenziando quali siano stati i modi di affrontare la rappresentazione dell’articolazione dell’offerta musicale tra fotografia e video, in cui la giornalista Rosanna Minafò si confronterà con il fotografo ufficiale del Brass, Arturo Di Vita, e con Norman Vitale, direttore dell’agenzia palermitana Luce.

Ad animare il JazzVillage anche quest’anno anche le Marching Brass Street Band che ogni pomeriggio dal 25 giugno al 5 luglio scorreranno lungo le aree pedonali del centro storico di Palermo, uno tra i più estesi d’Europa, per far respirare aria di musica e note in jazz. In programma tantissimi concerti dei residenti nei siti dedicati al JazzVillage. Gli abbonamenti per i dodici concerti del teatro di Verdura, per i concerti delle sedi del Village ed i biglietti delle singole esibizioni sono disponibili su www.bluetickets.it. Costo dell’abbonamento al Teatro di Verdura a partire da 90€, biglietti singoli al Teatro di Verdura a partire da 10€, abbonamento rassegna completa Village 30€, abbonamento giornaliero Village 10€.

Ufficio stampa Sicilia Jazz Festival 2022 Rosanna Minafò

Bio artisti del 25 giugno – Real Teatro Santa Cecilia

Carlo Butera Jazz Manouche Trio ore 18.00

Formazione: Carlo Butera ( Chitarra Manouche), Gabriele Lomonte ( Chitarra Manouche), Mattia Franchina ( Contrabbasso)

Il Trio Jazz Manouche nasce da un’idea di Carlo Butera e Gabriele Lomonte da anni impegnati nella divulgazione del genere. Il loro repertorio propone una panoramica che va dai brani più conosciuti del chitarrista Django Reinhardt ai classici evergreen della swing era al bebop e composizioni originali. Questa formazione da anni si impegna a far conoscere anche in Italia questo “stile” elegante e virtuoso di suonare la chitarra acustica e di diffondere il genere musicale gypsy che è poco noto da noi e molto più diffuso all’estero. La chiave distintiva del progetto è la cura degli arrangiamenti e la varietà dei colori e delle sfumature proposti. Il loro percorso si è sviluppato tra i jazz club e i festival, con importanti collaborazioni tra cui spiccano quella con Angelo Debarre, Stochelo Rosenberg, Samson Schmitt, Dorado Schmitt, Lollo Meier.

Gianni Gebbia – Mederic Collignonore 20.00

Formazione: Gianni GEBBIA sax soprano, Mederic Collignon – tromba, Gabrio Bevilacqua – contrabbasso, Carmelo Graceffa – batteria. In collaborazione con L’institut francaise di Palermo.

Questa collaborazione tra il sassofonista Gianni Gebbia ed il trombettista francese Mederic Collignon, è Iniziata grazie all’istituto francese di Palermo. Collignon ha vinto alcuni tra i più ambiti premi del mi do jazzistico : Grand Prix du disque nel 2006 per il suo Porgy and Bess in solo, premio Django Reinhardt nel 2008 e del Django d’Or nel 2009. Collaboratore di artisti del calibro di Louis Sclavis e Michel Portal, Mederic Collignon è dotato di una tecnica e di una inventività straordinarie nonché di una presenza teatrale fuori dal comune. I due leader accompagnati dall’ormai consolidata ritmica composta da Carmelo Graceffa e Gabrio Bevilacqua si esibiranno in un omaggio a Sidney Bechet dove, assieme ai temi del leggendario sassofonista afroamericano, appaiono spesso i temi composti da Gebbia e Collignon. Un concerto sorprendente e funambolico.

Alejandra Bertolino Garciaore 22.00

Formazione: Alejandra Bertolino Garcia – Voce, Harmonium, Silvio Natoli – Chitarra, Oud, Viella, Joe Costantino – Pianoforte, Francesco Di Stasio – Contrabasso, Antonio Puztu – Duduk, Flauti Armeni, Clarinetto, Sax, Salvo Compagno – Siko, Tinaja, Tammorra, Tamburo del mare.

Con il Jazz nel bagaglio, un viaggio tra le voci del Mediterraneo fusesi nella musica Sefardita in eterna evoluzione. SefarJazz, fonde insieme il Jazz e la musica ebraica sefardità, una combinazione che caratterizza, oggi la mia identità musicale. Descrive un viaggio di scoperta, acquisizione e ideazione, ma anche un’esperienza intima e profonda. Il jazz, forse, è l’unica vera nuova musica del Novecento, che ha percorso in un secolo rivolgimenti stilistici analoghi a quelli che la musica popolare ha vissuto in molti secoli. Mille sono i modi con cui il jazz ha ampliato i suoi orizzonti, rivedendo questa o quell’altra condizione per dar vita a nuove possibilità espressive. L’obiettivo del progetto è quello di arrivare al cuore del rapporto tra la musica ebraica e il jazz; esploreremo il repertorio tradizionale sefardita in una chiave di lettura del tutto nuova della moderna improvvisazione jazzistica e in una personale interpretazione di brani. Ma è anche un viaggio ideale alla scoperta della penetrazione delle sonorità ebraiche nel mainstream Americano, con particolare riferimento all’analisi di composizioni divenute dei veri e propri classici della tradizione jazzistica, citando brani tratti dal repertorio della musica Klezmer e della canzone Yiddish entrati a pieno diritto nella tradizione jazzistica nelle loro memorabili esecuzioni di Original Dixieland Jazz Band, Benny Goodman & Martha Tilton, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cab Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs, Herbie Mann. Musica e canti ebraici della tradizione Sefardita, Judeo-Arabo, Yiddish, Ebraico, Ladino, ….un intreccio di lingue un viaggio nel “Mare Medio” Il Mediterraneo, con voci e strumenti che di sponda in sponda si chiamano , si rispondono, “si parlano” in una magica trama di suoni e voci. Nel repertorio proponiamo brani come “Bei mir bistu shein” cantata da Ella Fitzgerald, “My Yiddishe Mama cantata da Billy Holiday e altri brani della tradizione Yiddish del Mainstream di Manhattan, Broadway

Bio artisti del 25 giugno – Spasimo

Antonella Leotta Quartet ore 18.30

Formazione Antonella Leotta voce; Angelo Fichera pianoforte; Fabrizio Sciacca contrabbasso.

Cantante dalla “vocalità squisitamente jazzistica, corredata da un timbro di inusuale bellezza”, come si legge nella motivazione del Premio Massimo Urbani che l’artista catanese si è aggiudicata per la sezione Voce nel 2001 – Antonella Leotta è dotata di talento duttile e poliedrico e, alla naturale predisposizione per il jazz, ha affiancato con successo anche il confronto con il repertorio classico eseguendo, da solista, opere sacre e lieder.

Rio Bahia Afro Brasil ore 22.30

Formazione: Caro Ferrer voce, Edimar Macedo Costa Voce, Vincenzo Palermo chitarra, Gianni La Rosa contrabasso, Antonio Sardisco flauto traverso, sax tenore, Francesco Torregrossa percussioni, Fausto Riccobono batteria.

Rio Bahia Afro Brasil è uno spettacolo che accende le luci sul Brasile dai mille colori, dagli avvolgenti suoni e suadenti atmosfere delle radici afro della cultura bahiana, al lussureggiante Samba di Rio de Janeiro, entrambi rappresentati dai due artisti brasiliani che ne rappresentano l’anima: il fantasista Baiano Edimar e la vocalist carioca Caro Ferrer. Entrambi canteranno e narreranno la magia dei canti e dei ritmi afro che hanno originato il Samba, il Samba Reggae, l’ Olodum con la sua forza di riscatto della razza negra. Farà da filo conduttore dello spettacolo il musicista Vincenzo Palermo che con la sua quarantennale esperienza sulla cultura brasiliana condurrà lo spettatore in un viaggio dal nord al sud del Brasile, affiancato dai suoi collaudati collaboratori Gianni La Rosa al contrabbasso, Fausto Riccobono alla batteria, Antonio Sardisco ai fiati e Francesco Torregrossa alle percussioni. Lo spettacolo espone delle citazioni del grande letterato Jorge Amado simbolo dell’Axe e delle tradizioni bahiane.

Paolo Sorge Quartet ore 22.30

Formazione: Paolo Sorge chitarra, Giuseppe Campisi contrabasso, Santi De La Rubia sassofono, Lluìs Naval batteria.

“Mirroring” è il nuovo album di Paolo Sorge, in uscita il 27 maggio 2022 per Blue Mama Records, in versione sia fisica che digitale su tutte le principali piattaforme di streaming e digital stores. Il progetto è basato su composizioni originali scritte durante il lockdown del 2020. Le atmosfere evocate riflettono la dimensione introspettiva che ha caratterizzato quel periodo e il desiderio di tornare a condividere la propria musica sui palchi. Classe 1968, Paolo Sorge è un chitarrista e compositore jazz di Catania: da oltre trent’anni è attivo nel mondo del jazz e delle musiche improvvisate, spaziando tra numerosi progetti e con un gusto per la sperimentazione, dalle piccole formazioni all’orchestra jazz. Paolo Sorge ha collaborato con numerosi artisti internazionali, come Michel Godard, Butch Morris, Keith Tippett, Don Byron, Andy Sheppard, Guillermo Klein, Mark Turner, Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi, Alfio Antico e molti altri. Per la composizione dell’album l’artista si è ispirato al concept dello specchio e delle sue proprietà riflettenti nella manipolazione delle strutture sul piano compositivo e nella scelta di alcuni titoli palindromi per le singole tracce, ma la metafora dello specchio vuole essere anche un riferimento alla consuetudine diffusa tra gli ascoltatori di musica contemporanei di riflettere nel video o nelle immagini le suggestioni sonore provenienti dalla musica. L’arte dei suoni sembra non poter più prescindere dal campo visivo prevalente. Questo nuovo album è per l’artista un invito a tornare ai luoghi destinati alla condivisione della musica, un trionfo della vita e della socialità in contrapposizione al periodo di isolamento appena vissuto, il tutto espresso in un linguaggio contemporary jazz particolarmente comunicativo e diretto. In tal senso, il coinvolgimento nella line-up di giovani artisti italiani e spagnoli è un gesto di inclusione, un ponte ideale tra luoghi geografici e generazioni con culture ed esperienze di vita diverse, con l’obiettivo di allargare i propri orizzonti attraverso un interscambio proficuo con l’altro.

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