Mentre strade e ponti della Sicilia continuano a franare e crollare, con danni incalcolabili alle comunità e all’economia della Sicilia, la politica regionale e nazionale continua a parlare del ponte sullo stretto. Un ponte che, andando avanti di questo passo, quando e se sarà mai completato unirà l’Italia continentale con una regione del tutto priva di collegamenti interni.
I fatti di questi giorni hanno ancora una volta confermato quanto fragile sia la rete stradale Siciliana, con ulteriori crolli fra cui quello del ponte San Bartolomeo fra Alcamo e Castellammare del Golfo.
Ancora una volta, quindi, è necessario essere molto pratici e realistici senza continuare a perdere tempo (e soldi) parlando di ipotesi fantafuturistiche. Come avevo già chiesto nei mesi scorsi con una interrogazione, il Governo deve immediatamente attivarsi, anche mediante la richiesta di assegnazione di fondi extraregionali, affinché si proceda ad una urgente e massiccia opera di manutenzione, se non anche di potenziamento, della rete stradale siciliana in tutte le sue articolazioni. Anche per questo, sto chiedendo che si convochi l’ANAS in Commissione trasporti dell’Assemblea Regionale, in modo che si possa avere un quadro chiaro dello stato delle nostre strade e ponti con una stima dei costi che occorre urgentemente affrontare per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture, ad esempio anche valutando eventuali sostituzioni dei viadotti realizzati in precompresso, avviandoli ad un fine vita prevedibile e sostituendo le strutture interne con l’acciaio, come orami è prassi della stessa ANAS in altre parti d’ Italia”, dichiara Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi – Europa Verde