Signoraggio. Una banconota da 100 euro costa 80 centesimi

“E’ davvero inconcepibile che il signoraggio, vale a dire l’enorme profitto di chi emette moneta – un’ottantina di centesimi di costo reale per una banconota da 100 euro – sia considerato un guadagno da registrare al passivo anziché all’attivo del bilancio dell’ente coniatore”. Così l’On.Scilipoti (MRN), leader del Movimento di Responsabilità Nazionale, nel corso di una recente conferenza tenutasi a Teramo dal titolo Il debito, e se non lo pagassimo?. Diversi i temi dibattuti nel corso dell’incontro: dal debito che grava sulle famiglie italiane, alla crisi economica che attanaglia l’Italia e l’Europa. “A rendere il signoraggio un vero e proprio furto ai danni del cittadino – prosegue l’On. Scilipoti (MRN) – è il carattere privatistico della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia, una consuetudine insana, che serve a sfuggire ad ogni controllo. Altro problema è l’euro, il cui tasso di cambio varato all’epoca dal governo Prodi – ha dichiarato dall’On. Scilipoti – ci ha pesantemente penalizzato, facendo aumentare il debito pubblico da 100 a quasi 160 subito dopo l’adozione ufficiale della moneta europea in sostituzione della vecchia lira. Occorre – ha concluso l’onorevole – una azione dal basso che sappia spingere il parlamento nella giusta direzione”. A tale scopo, anche su suggerimento di alcuni interventi, è stato deciso di dar vita a un Comitato di studio per un progetto di legge che trasformi in tempi brevi le urgenze imposte dalla profondità della crisi, in obbiettivi concreti da portare in sede parlamentare.

 

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