Silvia Romano liberata, Aldo Moro lasciato morire. Janfer a Conte: Presidente dica la verità agli italiani

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’avv. Janfer Critelli sulla liberazione della cooperante italiana Silvia Romano paragonato a quanto successo con il leader della Dc Aldo Moro.

 

On.le Conte sig. Giuseppe (Presidente del Consiglio dei Ministri)

e.p.c

On.Le Mattarella sig. Sergio (Presidente della Repubblica Italiana)

On.Le Maio sig. Luigi (Ministro degli esteri)

On.Le Boschi sig.ra Maria Elena (Italia Viva)

On.Le Carfagna sig.ra Maria Rosaria Mara (Vice presidente della Camera dei deputati)

 

Oggetto: LIBERAZIONE DI SILVIA ROMANO (una storia lieta ma poco trasparente).

“La verità è come il sole: fa bene finché non brucia.” Emanuela Breda

 

sig.Presidente,

chi le scrive è uno strenuo difensore dei diritti Umani che nel quotidiano fluire “ in un periodo oscurantistico come il nostro” sono sempre più calpestati dai potenti di turno e da politiche errate in radice. Nella mia dispiegata qualità ed ex art. 21 della Carta Costituzionale, mi rivolgo a Lei, per il caso mediatico di Silvia Romano (giovane volenterosa prima sequestrata e poi liberata). Liberazione che ha fatto scalpore, scatenando una serie di commenti (anche disonoranti che qui come altrove respingo decisamente con la forza dell’Umanità e del Diritto), perché in fondo trattasi sempre di una vita umana, per lo più giovane, liberata. Per l’effetto, nutro un grande sentimento di vicinanza verso tutti coloro i quali in varie parti del mondo, sono impegnati nell’opera più bella quella dell’Umanesimo (opera Umanitaria), in specie in terre pericolose dove i conflitti sono quotidiani. Di certo, la liberazione della cara nostra connazionale o qual dir si voglia “il suo ritorno in Patria”, ha diviso il nostro paese, probabilmente per le paventate modalità e dietrologie connesse. Per l’effetto, qui et ora, se è vero com’è vero che Silvia Romano merita profondo rispetto e vicinanza umana, è altrettanto vero che la vicenda dai risvolti misteriosi, merita altrettanto un dovuto approfondimento innanzi gli organi di legge, per le conseguenti esplorative delle dovute indagini di natura penale intorno al sequestro appunto come reato gravissimo di natura terroristica (di sicuro la magistratura a livello internazionale saprà come occuparsene nella dovuta Giustizia di specie) ed al contempo una lampante chiarezza da parte del Governo Italiano, per l’accertamento della verità. Indi, per conoscere effettivamente per come sono andate le cose, non tanto per la presunta conversione di derivata sindrome di Stoccolma? e/o altro dettaglio inerente comunque (altro aspetto da tenere d’occhio ed approfondire nella giusta misura invocata), bensì per la dovuta trasparenza nei confronti della nostra Italia rectius (di tutti gli Italiani). Anche in considerazione soprattutto che in un periodo buio per la nostra democrazia un certo personaggio sig. Aldo Moro (vero politico sociale e di Giustizia), fu, illo tempore, lasciato in balia delle onde, trafitto da una macchina assassina trasversale. Sic! (Un peso e due misure)? Le due storie, intrecciate, per certi versi diseguali e convergenti per altri versi, meritano l’incrocio della verità. Diversamente, ancora una volta assisteremo alla sconfitta della giustizia giusta. Scrivo ciò, perché da sempre sono stato estimatore profondo del Grande Aldo Moro (Uomo d’Istituzioni) e dell’idea che con Moro vivo, indi, liberato, l’Italia oggi sarebbe stata un’altra Italia, di sicuro migliore. Quae cum ita sint, il suo governo, dopo i festeggiamenti di rito e legittime passerelle connesse, di fronte a tale vicenda di Silvia Romano, ha il dovere di dire e/o cercare la verità, se non altro la verità nonché di provvedere alla regolamentazione con dovuta protezione (rigore massimo), del volontariato per le missioni di tipo Umanitario nel mondo anche e soprattutto al fine di scongiurare che il caso de quo costituisca un pericoloso precedente. Il mio è un intervento come sempre neutro, ribelle agli apparati di sorta” da uomo profondamente libero “da catene ideologiche e psicologiche stereotipate che non giovano alla causa comune”, ma come tanto ossequioso delle Istituzioni legali da pretendere trasparenza in ogni situazione Istituzionale derivata. Purtroppo, debbo riferire che, allo stato, nella specie, obiettivamente di trasparenza c’è né ben poco. Sic! Intelligenti pauca. Con spirito di libertà, in rispettosa fiducia di ricevere un meritorio cenno di riscontro così giusto invocato, al contempo, l’occasione mi è gradita per i più deferenti Ossequi.

Simeri-Crichi (CZ) 16.05.2020

Avv. Janfer Critelli (Rinascita dei Diritti Umani)

 

“ Se non ci oppone, se non si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigottto addirittura non bigotto” Orianna Fallaci

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