Silvia Romano, “Per me il mio velo è un simbolo di libertà”

Intervenuta ai microfoni del giornale online La Luce, Silvia Romano rilascia di fatto quella che è la sua prima intervista ufficiale dopo la liberazione e il ritorno in Italia. La giovane italiana aveva parlato tramite post su Facebook venuti ovviamente alla ribalta e riportati sui media. Questo caso parla direttamente ai giornalisti e lo fa ai microfoni del giornale diretto da Davide Piccardo, esponente della comunità islamica di Milano.

La giovane ha parlato del rapimento e della sua conversione alla fede islamica. “Ero disperata perché, nonostante alcune distrazioni come studiare l’arabo, vivevo nella paura dell’incertezza del mio destino. Ma più il tempo passava e più sentivo nel cuore che solo Lui poteva aiutarmi e mi stava mostrando come La fede ha diversi gradi e la mia si è sviluppata con il tempo. Sicuramente dopo aver accettato la fede islamica guardavo al mio destino con serenità nell’anima”.

Nel corso della sua intervista Silvia Romano ha parlato anche del velo, che tanto le era stato contestato al momento del suo arrivo in Italia. “Quando vado in giro sento gli occhi della gente addosso, non so se mi riconoscono o se mi guardano semplicemente per il velo. Ma non mi dà particolarmente fastidio. Sento la mia anima libera e protetta da Dio. Per me il mio velo è un simbolo di libertà. In metro o in autobus credo colpisca il fatto che sono italiana e vestita così. Sento dentro che Dio mi chiede di indossare il velo per elevare la mia dignità e il mio onore, perché coprendo il mio corpo so che una persona potrà vedere la mia anima”

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