Simona Venturi, leghista, tra migranti e coronavirus

”Magari che ci metta lo zampino il coronavirus”. Lo ha scritto su Fb una insegnante e consigliera comunale leghista di Gubbio, Sabina Venturi, commentando un articolo allarmistico, una vera e propria fake news, che parla di “allarme barconi” per i “molti casi” di coronavirus  in Africa, quando in realtà ne esiste uno solo, registrato in Egitto. Il post non è passato inosservato ed ha subito scatenato le polemiche.

Come riportano i quotidiani locali, il caso è montato sul web suscitando numerose reazioni, tra chi chiede che Venturi, già candidata alle comunali con la Lega, venga rimossa dall’incarico in quanto incompatibile con l’educazione dei ragazzi e chi chiede che venga espulsa dalla Commissione pari opportunità del Comune umbro.

Sul caso è intervenuto pubblicamente il sindaco Stirati e la sua Giunta con un post su Fb: “Siamo venuti a conoscenza di una dichiarazione inqualificabile da parte di un’insegnante, nonché consigliera di parità, intervenuta sul social Facebook che, se confermata, rappresenterebbe un fatto gravissimo, un pensiero generale non conciliabile con il ruolo di docente nè con quello di rappresentante di un’istituzione.

Riteniamo doveroso – scrive la presidente della Commissione pari opportunità Giorgia Gaggiotti – prendere le distanze dai contenuti espressi, contenuti che sono in totale discordanza coi principi che ispirano la nostra attività”.

Pur trattandosi, forse, di una leggerezza, il ruolo che ricopriamo – sottolinea – ci impone di avere lo stesso atteggiamento di apertura e ascolto verso tutti coloro che faticano a vedere riconosciuti i propri diritti, anche qualora non si tratti di donne, poiché il rispetto mancato a uno è rispetto mancato a tutti, il diritto negato ad un solo essere umano è il diritto negato per tutti”.

La Commissione Pari Opportunità di Gubbio  – conclude – si riunirà in via straordinaria nei prossimi giorni per effettuare una accurata verifica interna prima di esprimere ufficialmente posizioni che, per regolamento, possono essere assunte soltanto in maniera collegiale.

Secondo quanto riportano i media locali, la maestra si è poi scusata per il suo post: “Mi scuso pubblicamente per il commento fatto, ho detto parole pesanti, che non penso. Non so cosa i sia preso, forse scorrevo i vari post su Facebook e mi sono fatta prendere dalla pubblicazione di violenze su donne, bambini e furti da parte di stranieri, senza rendermi conto che rispondevo con violenza, non è da me, scusate”.

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