“Ero lì vicino, Marco era già morto”. Il papà di Marco Simoncelli, Paolo, assolve i soccorritori, uno dei quali é scivolato trasportando la barella sull’erba del circuito di Sepang. “Ero lì a 10 metri, non sarebbe cambiato niente. Quando si sono rialzati ho preso la mano a Marco, ho provato a salutarlo, ma lui era già andato, non c’era niente da fare, non sarebbe cambiato niente”. “Quella – dice il padre di Marco in un incontro con i giornalisti – è tutta gente che cerca di fare del proprio meglio”. E ricordando gli ultimi attimi di suo figlio sottolinea che Marco, nella caduta, non avrebbe mai lasciato la moto, “non lo ha fatto perché era un guerriero”. Il padre di Sic, come tutti chiamavano Marco, ringrazia tutti le autorità malesiane, l’ambasciatore italiano e i ragazzi del circuito “che non ci hanno lasciato soli in questi due giorni passati tra ospedali, autopsie e carri funebri”. A Roma ad attendere Marco c’erano tutte le autorità e soprattutto centinaia di persone che hanno smesso di lavorare per salutare il centauro italiano. “Se dico di essere felice dico una stupidaggine, però –dice Paolo Simoncelli – mi fa piacere, è una cosa bellissima. Marco era una persona speciale, la gente ha capito com’era, se doveva dire la parolaccia la diceva e poi era onesto, era un puro. Viveva di cose semplici, il suo cane, la natura, il verde. Prima di partire e prima di una gara ci abbracciavamo sempre, sabato mi ha detto che era stanco e voleva tornare a casa, la preparazione per la gara in Malesia è sempre stata difficile”.
Ma la gestione dei soccorsi non è piaciuta a Livio De Angelis, medico esperto rianimatore e direttore dell’Ares 118 di Roma. Il sanitario li giudica “scandalosi”, “completamente errati”, un metodo di soccorso “preistorico” che “per fortuna in Italia non abbiamo più da molti decenni”. Quello che è successo sulla pista di Sepang a Marco Simoncelli, dopo il video-choc in cui si vedono i barellieri addirittura cadere trascinando in terra il corpo esanime del pilota, è paradossale e ridicolo nonostante il padre di Sic abbia assolto tutti.